Calcio: aggressione ai tifosi del Napoli, 21 ultras Hellas denunciati

“Andatevene a casa, qui non c’è spazio per i vostri festeggiamenti, via le bandiere, voi napoletani non potete festeggiare”, sono state queste le parole declamate dai 21 ultras dell’Hellas Verona denunciati dai poliziotti della Digos veronese per la brutale aggressione a dei tifosi partenopei che, il 23 maggio scorso, stavano festeggiando la vittoria del quarto scudetto nella città veneta.

Lesioni aggravate, furto aggravato, violenza privata aggravata, danneggiamento, possesso e utilizzo di oggetti contundenti o comunque atti a offendere in occasione di manifestazioni sportive e travisamento in luogo pubblico, sono questi i reati di cui dovranno rispondere gli autori dell’attacco, tutti aderenti al gruppo ultras Hellas army, di età compresa tra i 19 e i 49 anni, la quasi totalità già con precedenti di Polizia per reati da stadio e sette dei quali attualmente sottoposti alla misura del Daspo.

Nel corso dell’assalto, andato in scena poco prima della mezzanotte, ne hanno patito le conseguenze anche donne e bambini presenti tra i tifosi napoletani. Dalle querele presentate nei giorni successivi, si è scoperto che, sono stati usati bastoni e cinte, cinque persone ferite hanno avuto prognosi dai 4 ai 21 giorni, un uomo di 50 anni ha riportato la frattura di una costola per i colpi subiti e le auto in sosta del quartiere sono state danneggiate.

Tramite la visione delle immagini di videosorveglianza comunale e l’analisi del cellulare di un tifoso veronese sequestrato in una perquisizione, gli investigatori hanno ricostruito la dinamica dell’agguato e individuato i responsabili mentre il questore di Verona ha emesso per tutti il Daspo.