Basket Sicilia: Comitato regionale condanna duramente i fatti accaduti nella gara U17M Patti Basket – Il Minibasket Milazzo

Palermo – Il Comitato regionale, in merito agli atti di violenza verificatisi durante la gara giovanile Under 17M regionale, tra Patti Basket e Il Minibasket Milazzo e considerato che troppo spesso si verificano fatti simili, durante le gare sia giovanili che senior, condanna duramente ogni atto di violenza, sia verbale che fisica, e invita tutte le Società a volere promuovere un clima di maggiore serenità sia tra i propri tesserati che tra gli spettatori ricordando che lo sport è, e deve restare, veicolo di sani principi morali e valori di condivisione.

 

Apprendiamo con piacere che il Comitato siciliano della pallacanestro ha condannato i fatti accaduti nella gara U17M Patti Basket – Il Minibasket Milazzo. E siamo certi che il presidente Cristina Correnti, prenderà le distanze da quei dirigenti e istruttori che danno il peggio di sé nei palazzetti: perché siamo dell’opinione che l’allievo si comporta come il suo maestro lo educa.

Per combattere la violenza nei palazzetti ci vuole meno ipocrisia da parte di tutti.

È uno spettacolo penoso vedere dirigenti e allenatori ultrà dettare legge a società e giocatori, che si assoggettano senza dignità: troppo spesso i giovani vengono resi estremisti in nome di una cattiva educazione sportiva per seminare discordia e paura.

Continuando di questo passo le famiglie abbandoneranno le palestre e la famiglia è l’antidoto alla violenza e all’indifferenza verso gli altri, che crea un deserto esistenziale. La salute di qualsiasi società, inclusa quella sportiva, dipende dalla salute delle famiglie. Nei dibattiti sentiamo spesso usare parole forti e impegnative per spiegare il modello sportivo. Parole che danno allo Sport con la S maiuscola, un ruolo essenziale nel formare le coscienze, nell’instillare nei giovani i profondi valori delle rispettive tradizioni e nel preparare buoni cittadini, capaci di infondere nella società civile onestà, integrità e una visione del mondo che valorizzi la persona umana rispetto al potere e al guadagno materiale.

Lo sport non deve mai essere usato per giustificare l’odio e la violenza. Questa è una piaga, questo un urlo nascosto che deve essere ascoltato da tutti noi e che non possiamo continuare a far finta di non vedere e di non ascoltare. Adesso attendiamo che le parole del Comitato siciliano si trasformino in atti concreti: lo spazio per una sincera riflessione e il cambio di rotta.