ALLA ROMA I TRE PUNTI DELL’ORGOGLIO. LA JUVENTUS PENSA GIA’ AL FUTURO

La Roma supera la Juventus per 2 a 0, in una gara giocata a viso aperto da entrambe le squadre. I gol, entrambi nella difesa, portano le firme di Florenzi e Dzeko, ma una grossa ipoteca sulla vittoria l’ha messa Mirante nel primo tempo con diversi interventi decisivi.

 

I bianconeri, con la nuova maglia senza strisce, si sono dimostrati ancora una volta con la testa altrove, dopo il conseguimento del titolo nazionale con largo anticipo.

Ma se nell’arco dei 90′ la Juventus ha meritato la sconfitta, nella prima frazione di gioco la squadra di Allegri non ha concluso in vantaggio solo perché impattata più volte su uno strepitoso Mirante.

Ranieri per la prima volta parte dal via con il 4-3-3, schierando Zaniolo come mezz’ala e lanciando dal 1′ Kluivert, Allegri con numerose defezioni, sai affida alla voglia di gol del fuoriclasse di Madeira, lanciato all’inseguimento di Quagliarella per il titolo di capocannoniere.

È una lotta a viso aperto la prima frazione di gioco, dove nei primi 25’ Mirante è costretto al lavoro pesante per ben tre volte, rispondendo a dovere su Cuadrado e due volte su Dybala, ma la Roma non sta a guardare, provando a di difendere e cercando la verticalizzazione in contropiede, cosa che avviene quando Pellegrini, finalizza un’azione guidata da El Sharaawy, con la conclusione che si infrange sulla traversa.

Se le ripartenze funzionano, la Roma trova serie difficoltà a ricompattarsi in difesa e quindi la gara si sposta sulla ricerca di Cristiano Ronaldo, che nel secondo tempo segnerebbe anche, ma il Var segnala la leggera posizione di fuorigioco.

Mirante compie l’ennesima parata decisiva su Emre Can, facendo domandare ai presenti perché per gran parte della stagione, gli fosse stato preferito un impietoso Olsen.

Al 35’ Florenzi e Dzeko lavorano un bel pallone sulla trequarti, con il terzino che supera Szczesny in uscita con uno “scavetto” di qualità.

La festa per il terzino giallorosso è sotto la curva, per ritrovare la pace con la tifoseria.

Ma non è finita, perché al 47′, su uno degli ultimi tentativi della Juve di trovare il pari, Under si fa 40 metri palla al piede e serve a Dzeko la palla del 2-0, con il bosniaco che di piatto non sbaglia.

Vince la Roma, che così può continuare a sperare ancora nella Champions.

Per la Juve, invece, una sconfitta indolore, ma che lascia sempre più dubbi su Allegri, non ben visto dalla tifoseria, nonostante i 5 scudetti di fila, e su alcuni giocatori che hanno avuto meno spazio durante l’anno, che stanno continuando a deludere.

Claudio Andò