
Si è aperto con la consueta conferenza stampa del commissario tecnico, Gennaro Gattuso, il raduno della Nazionale, che nel pomeriggio al Centro Tecnico Federale di Coverciano sosterrà la prima seduta di allenamento in vista delle sfide con Estonia e Israele. La campanella di inizio lezioni al Centro Tecnico Federale di Coverciano è suonata stavolta di martedì, con i 27 Azzurri convocati che hanno avuto ventiquattro ore in più per ricaricare le batterie al termine dei rispettivi impegni in campionato.
Gattuso invece sta prendendo sempre più confidenza con il ruolo da Ct, un incarico che lo tiene impegnato ventiquattro ore su ventiquattro: “Mi piace – confessa – sicuramente non mi annoio. È bello faticoso, le pressioni sono tante. Ho grandi responsabilità e le sento tutte”. Spera che la squadra abbia imparato la lezione di settembre, quando a Debrecen l’Italia ha rischiato di buttare via nel finale una vittoria ormai ipotecata: “Dobbiamo annusare il pericolo, non bisogna dare nulla per scontato. Le partite bisogna chiuderle, portarle con criterio fino in fondo. Su questo non siamo stati bravissimi”. La buona notizia è che rispetto a settembre i giocatori hanno più benzina nelle gambe: “Per quanto riguarda il minutaggio e la condizione fisica dei ragazzi stiamo meglio di un mese fa, di questo siamo contenti”.
ANTENNE DRITTE. Difficile conquistare quel primo posto del girone che regalerebbe il pass diretto per il Mondiale. Ma l’Italia ci proverà, seppur consapevole che altri sei punti con Estonia e Israele potrebbero non bastare per rendere una sorta di spareggio per il primato l’ultima sfida del Gruppo I con la Norvegia, in programma il prossimo 16 novembre a Milano. Basterebbe vincere le prossime due gare invece per ipotecare secondo posto e play-off: “Noi dobbiamo pensare a fare il nostro, lavorare con grande concentrazione e non farci prendere dalle pressioni che vengono da fuori. Poi vedremo, anche per arrivare ai play-off bisogna stare con le antenne dritte e fare risultato. Ora pensiamo alla partita con l’Estonia, che nasconde delle insidie. Non sarà facile, bisogna prepararla bene, con mentalità e voglia, sapendo che sarà una gara diversa rispetto a quella di Bergamo”.
VOLTI NUOVI E RITORNI ECCELLENTI. Come a settembre, quando avevano varcato per la prima volta il cancello di Coverciano Leoni, Fabbian e Pio Esposito, anche stavolta il Ct ha voluto premiare con la prima convocazione in Nazionale altri tre giovani, il classe 2001 Roberto Piccoli e i classe 2000 Hans Nicolussi Caviglia e Nicolò Cambiaghi: “Cambiaghi l’anno scorso era partito bene, poi ha avuto la sfortuna di rompersi il crociato. Riesce a fare bene tutte e due le fasi. Se vuoi giocare con un vertice basso, Nicolussi ha le caratteristiche giuste per ricoprire quel ruolo. Ero curioso, volevo vederlo. Per quanto riguarda Piccoli è un ragazzo che ha fatto molto bene a Cagliari, sta continuando la sua crescita e ha meritato di stare qua”.
Tre novità, altrettanti ritorni importanti. Gattuso – che ha perso per infortunio due esterni di gamba come Zaccagni e Politano – ha riportato dopo oltre due anni in Nazionale Leonardo Spinazzola e ha richiamato Matteo Gabbia e un altro campione d’Europa come Bryan Cristante, assenti rispettivamente da ottobre e giugno 2024: “Faremo la prima partita in un modo e la seconda in un altro, le scelte sono state fatte su questa base qui. Dispiace per i ragazzi che abbiamo perso per infortunio, ma sono arrivati giocatori che possono darci una mano. Spinazzola ha velocità, qualità, il suo valore lo conosciamo. Lo devo ringraziare perché dopo l’infortunio di Politano mi ha dato grande disponibilità. È venuto con entusiasmo, con il sorriso. Ho apprezzato molto”. Detto che i moduli contano fino a un certo punto, Gattuso non esclude di poter ricorrere anche a quella difesa a tre che non è propriamente nelle sue corde: “Ogni allenatore deve essere bravo a fare tutto, non posso andare dietro al mio ego. Anche se non mi piace non è importante, sceglieremo il modo migliore per mettere chi gioca nelle condizioni migliori”.
GEMELLI DEL GOL. Probabile la riconferma del tandem offensivo composto da Moise Kean e Mateo Retegui, artefici di cinque dei nove gol messi a segno dagli Azzurri nella finestra di settembre: “Sarebbe folle andare a toccare qualcosa che ha funzionato. A vederli in faccia gli attaccanti stanno bene, ora dobbiamo vederli in campo”.