Stop all’ecatombe di Agenti allo stadio

“La nuova stagione calcistica è ormai partita ma, vergognosamente, come ogni anno siamo qui ad evidenziare che nulla è cambiato in tema di sicurezza e di gestione di costi altissimi in termini di soldi e salute degli uomini chiamati a difenderla. Ciò significa che nulla cambierà anche nelle conseguenze di questo folle baraccone divenuto tutto fuorché un appuntamento con lo sport. Si tratta ormai di un appuntamento con la violenza più insensata, che sul fronte sicurezza negli ultimi dieci anni è costata alle famiglie italiane 173 milioni di euro e oltre 1.500 Agenti feriti quando non addirittura morti. Un nome su tutti: Filippo Raciti. Un bilancio troppo nefasto, e noi insistiamo a chiedere che le regole vengano cambiate. Le regole devono cambiare se si vuole davvero andare verso un ridimensionamento del problema. Quando il costo della sicurezza graverà sulle spalle di chi davvero tiene le redini del business allora l’impegno nella prevenzione e la severità necessaria a ‘ridurre i costi’ sarà serio ed inderogabile. Ed i soldi delle famiglie italiane saranno spesi per la sicurezza in ben altri contesti che su un prato verde”.
Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, all’avvio della stagione calcistica 2016-17 torna con decisione su una battaglia che il Sindacato Indipendente di Polizia porta avanti da anni, chiedendo che i costi per la sicurezza siano affidati interamente ai club e modificando così profondamente l’assetto della spesa per garantire l’ordine in occasione delle competizioni calcistiche sistematicamente foriere di scontri, feriti, devastazioni di intere città, quando non addirittura di morti. Un circuito di eventi, quello calcistico, che negli ultimi 10 anni, per un totale di 29.236 incontri di calcio monitorati, ha visto un milione e 272.000 Operatori della Polizia di Stato impiegati per la sicurezza, per una spesa di 173 milioni di euro, e un bilancio di 1.549 Agenti e 1.443 civili feriti. Cifre da capogiro che il Coisp chiede gravino, almeno per quanto riguarda la spesa, sulle spalle dei club di calcio, veri ‘beneficiari’ degli introiti legati agli eventi, “così chiamati ad un reale assunzione di responsabilità – spiega il Segretario Generale del Coisp -, dovendo lavorare concretamente in prima linea per prevenire ed evitare situazioni di rischio che vedrebbero le spese per la sicurezza lievitare sempre di più”.
“Bisogna aver bene presente il fatto che questi numeri da brivido relativi agli ultimi 10 anni di calcio in Italia sono destinati a rimanere invariati o addirittura a peggiorare, visto che peggiorano sempre più le condizioni operative, le dotazioni degli uomini vetuste e logore, i numeri, e le condizioni fisiche degli Operatori impegnati – insiste Maccari -. E oltre tutto fanno davvero indignare se si pensa per un secondo agli introiti che i club incamerano, ai compensi milionari dei singoli giocatori, professionisti del tirare calci a un pallone, mettendoli poi a confronto con lo stipendio di un uomo in divisa che per un incontro di calcio ci rimette la salute o peggio la vita, come il nostro Filippo Raciti”.