Il Comitato siciliano della pallacanestro ha deciso di dare lezione di “etica”

di Roberto Gugliotta

Fermi tutti: il Comitato siciliano della pallacanestro ha deciso di dare lezione di “etica” o devo pensare che il designatore stia male – in questo caso tanti auguri di pronta guarigione-. Perché scrivo questo? Semplice, al contrario degli altri martedì, oggi scopro con stupore che non ci sono i nomi degli arbitri designati per l’undicesima giornata del girone di ritorno della C/silver. Che succede? Prima ipotesi: è una nuova disposizione del presidente Antonio Rescifina e in questo caso perché cambiare dopo 26 giornate? Seconda ipotesi: il designatore sta poco bene, e dunque non si sono potute effettuare le scelte? Terza ipotesi: Rescifina è un “Mental Coach”, fa pretattica per tenere gli arbitri sulla corda come se fosse una formazione che lotta per un posto al sole. O si vuol semplicemente fare testa o croce per evitare pressioni visto quel che accade ogni settimana nei palazzetti siciliani. Epperò, se mi collego nel sito nazionale della Fip, per conoscere chi fischierà in serie A, trovo tutte le designazioni: che la C/Silver isolana grazie a Rescifina sia più prestigiosa della seria A? Provo una profonda tristezza essere costretto, nel giorno della festa della donna, a dovermi occupare, tanto per cambiare, del mondo di Rescifina. A me pare che far ridere sia un dono, ma una volta ogni batter di ciglia, mi sembra eccessivo. Però trovo molto divertente la decisione di far conosce i nomi degli ufficiali di campo e non quello degli arbitri, tutto questo sventolio di bandiere della pace con tanto di buoni propositi: e che diamine, un po’ di senso della misura e della mistura. Poi salta fuori che a secondo i casi si può giocare due volte la stessa partita se il risultato non soddisfa. Da seguire la campagna elettorale per le prossime consultazioni per Fip Sicilia. Anche se per me, un Rescifina presidente, designatore e giudice supremo basta e avanza. La verità è che il tasso di permalosità della nostra amata federazione siciliana sotto il potere Rescifina sì è impennato. Meno è credibile il modo di gestire le cose, dalle vicende arbitrali alle sentenze del giudice sportivo, dai ciclici sfoghi dei presidenti alle scelte di Rescifina, più s’indigna, protesta, denuncia, strilla, mette il muso. Hai voglia a chiamarlo basket. Gli argomenti sciorinati in questa riflessione sono di carattere deliziosamente fanciullesco. Se c’è stata una manovra per non far conoscere il nome degli arbitri che fischieranno la prossima giornata di C/Silver immancabile l’osservazione: che ci volete fare? Accade perché c’è l’etica sportiva. Rescifina è il più grande presidente che mai ci sia stato. Ci entusiasmeremmo lo stesso anche senza giocare una partita. Grazie al nostro presidente siciliano, il basket isolano è un mondo leale. Dove vince il migliore. Un mondo dove non ci si droga per vincere le partite. Un mondo dove le partite non si comprano. E nemmeno si vendono. E non importa chi fischierà la tua partita. Magari è proprio questa la novità: dalla prossima giornata le gare saranno arbitrate dagli allenatori, così nessuno sarà costretto a pensar male. Che grande uomo, questo presidente Rescifina!!!