IL BASKET SICILIANO ARIA FRITTA

di Roberto Gugliotta

Il giorno dopo è sempre quello più difficile da affrontare. Vale anche per il sottoscritto alla luce delle polemiche sollevate per aver pubblicato la lettera nella quale i due istruttori degli arbitri siciliani di D e promozione bocciavano i partecipanti alla riunione tecnica alla vigilia dell’avvio dei campionati di basket. Sarà dura per me la vita nei palazzetti: sono certo che subirò le ire del capo del Comitato regionale (Antonio Rescifina) che in quanto a permalosità non è secondo a nessuno. Hai voglia a parlare di lealtà sportiva e regole quando sulla maglia c’è scritto “nemico del Sistema Rescifina”, mica male come progresso linguistico, adesso si mettano d’accordo con quelli che parlano di collaborazioni e rispetto dell’avversario in campo e fuori. Mi piacerebbe poter intervistare il presidente della Federazione pallacanestro Gianni Petrucci per farmi spiegare da lui cosa intende per trasparenza e giustizia uguale per tutti e se è a conoscenza delle storielle siciliane. Domande corte, risposte brevi. Dimissioni del Comitato Sicilia? E’ ancora presto per parlarne, ma è fuori dubbio che si tratta di un punto d’arrivo ineluttabile. Fuori dubbio per chi? Altra domanda: E quali rimedi suggerisce presidente Petrucci per il tifo violento che è di moda in certi palazzetti dell’Isola? Bisogna per forza arrivare alla tragedia? Magari, bisogna affrontarlo non solo con dibattiti e tavole rotonde ma in altri modi: un grosso lavoro di cultura sportiva in sede preventiva, l’uso di strumenti e interventi adeguati. Peccato che Fip Sicilia non ha né tempo né voglia di applicare le regole anche con i suoi amici diversamente sportivi. Sono dell’avviso di assegnare a Rescifina il premio “Aria Fritta” per la fantastica esperienza alla guida del Comitato. Mensione particolare per il Presidente CIA Beneduce per la crescita dei fischietti siciliani. Titolo di copertina: Non faccio l’istruttore-ombra. Un buontempone. Meglio così. Anche sulle designazioni degli arbitri per certe partite, ognuno può avere le sue idee. Ma i due pesi e le due misure no. Per me, resto contrario, ma in allegria. Come ho già avuto modo di scrivere, le vicende del gruppo Rescifina – Beneduce mi ispirano solo cattivi pensieri. E non solo al sottoscritto a dar retta alle tante voci di radio basket Sicilia. Non è forse troppo tardi per ricevere consigli: il buon senso è sempre lì, ma non vuole andare in campo. Il giorno dopo è sempre quello più difficile da affrontare non solo per il sottoscritto ma anche per voi che vi ritenete al di sopra di ogni sospetto. Il dato è tratto. Il comitato siciliano è spaccato; gli arbitri sono in guerra tra di loro e non sanno più a chi credere, complimenti vivissimi presidenti Rescifina e Beneduce per il lavoro svolto. Come possiamo sperare, maestri, nel trionfo finale del buon senso e della tolleranza se anche voi che dovreste esserne dotati ci date cattivo esempio? Le mie faziosità sono dichiarate e al linguaggio untuoso o reticente preferisco quello esplicito, anche se sarebbe opportuno, lo riconosco, evitare di calpestare i piedi ai potenti, sono permalosi e vendicativi. Prometto: non lo farò più.

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