Forza Bologna, comunque siamo in Serie A

 

di Diego Costa

Il calcio a Bologna è materia strana. O meglio, sono strani io bolognesi. Io oggi godo, so che nessuno mi ha regalato nulla, che il calcio non è scienza esatta e ho la memoria strapiena di partite giocate dalla mia squadra del cuore e finite con tante pacche sulle spalle e un pugno di mosche in mano. Oggi però… "Soccia, abbiamo avito una fortuna che…". "Sì, ma meritavano loro…" "Andiamo in A ma non lo meritiamo" ecc. Traversa qui e traversa là: guardate che Martino giocava a Bologna negli anni Novanta! E pensare che passavamo noi per mai goduti quando dicevamo "occhio che il Bologna da un po’ ha smesso di giocare bene". Comunque. Sulla base di questa lettura "obiettiva" del calcio moderno, rileggo alcune delle pagine più significative del calcio italiano.
Italia-Germania 4 a 3. "Che supplementare, che emozioni! Però, prima… oh, abbiamo fatto gol dopo 10′ e poi una sofferenza continua! Ci siamo chiusi in area e Albertosi ha visto passargli a fil di palo e di traverse almeno venti tiri. Finchè al tudasc non ha pareggiato, proprio al 90′ e spiccioli. Diciamo la verità, era nell’aria da tutta la partita".
Inghilterra-Italia 0-1. "Capello, ma che gol ha fatto? Però se non s’impaperava Shilton… E poi hai visto prima? Zoff ha parato con tutto, piedi, mani, corpo, persino il c… Grande vittoria, però, dai, loro meritavano".