Domenica si gioca Sport è cultura Patti – Cefalù

di Claudio Andò

Tutta la bellezza del basket in una gara, il bene e il male in pochi secondi, dannazione o paradiso, orgoglio trionfante o ultimo smarrimento. Sport è cultura Patti – Cefalù è una di quelle sfide da non perdere per chi ama lo sport. Una partita dai tanti risvolti che vanno oltre al semplice dettaglio agonistico. Poche volte la rappresentazione è così chiara, i tempi così didascalici, per la gioia pattese o l’amarezza degli ospiti. Dalla sfida giocata nel girone d’andata e vinta da Cefalù è passato tutto il thrilling di cui è capace lo sport: compresi nel mezzo anche un mazzo di luoghi comuni, del tipo ‘Patti si mangia gli arbitri’, ‘Sono dei bamboccioni"… magari è vero il contrario cioè che qualche fischietto pensa di potersi prendere beffa di Patti perchè gode della benedizione del Sistema. Attenzione ai giochi di potere … da queste parti nessuno è fesso! Tornando al campo e al campionato Dnc il problema delle sconfitte di Patti (arbitri a parte) era che bisognava dare tempo agli atleti di coach Sidoti di assimilare i "giochi" e soprattutto recuperare gli infortunati, sempre troppi per non pagare dazio. Oggi le cose per Patti vanno decisamente meglio: rotazioni, difesa, prestazioni. Il gruppo è saldo e i tanti giovani crescono gara dopo gara. Uno di questi è Mattia Ciman. Il giorno in cui arrivò a Patti non disfò la valigia in quanto, da giocatore in prova, non aveva la certezza di rimanere. Oggi invece Ciman rappresenta un punto di riferimento per questa squadra ed insieme ai suoi compagni sta contribuendo ai successi sin qui ottenuti. “Sono soddisfatto delle mie prestazioni interne, meno invece per quelle fuori casa”, ci confessa Ciman. “Davanti al mio pubblico mi esalto dando il cento per cento e se poi hai dei compagni di squadra che hanno tanti punti nelle mani giocare insieme a loro è un piacere. Le sconfitte inaspettate contro san Filippo e Acireale ci sono servite da insegnamento, dopo essere caduti ci siamo rialzati alla grande e lo dimostrano le cinque vittorie consecutive. Contro Cefalù, continua Mat, so che per i tifosi non è una partita come le altre per i trascorsi storici ma il nostro coach la sta preparando come le precedenti sfide, ne più ne meno. Quello che chiedo invece che ci sia di diverso è la presenza del pubblico. Vorrei vedere le gradinate gremite, molta più gente che ci sostenga e ci spinga alla vittoria”. A proposito di pubblico abbiamo chiesto a Ciman se quel gesto militare che fa dopo aver segnato ha un significato. “Nessun significato, ha risposto Mat, è una cosa che mi sento di fare, è il mio saluto a chi mi viene a vedere”.