
Basta dare uno sguardo agli spalti di un qualsiasi evento sportivo, sia di interesse locale che nazionale, per notare file vuote e settori caratterizzati da pattern di assenze. Se tale pericolosa tendenza è stata resa evidente con la crisi di pubblico del calcio, in realtà costituisce un fenomeno incubato da tempo nei campetti di periferia, che è andato radicandosi nelle abitudini degli Italiani restituendoci un popolo di sportivi da divano e di appassionati da teleschermo.
Con l’abbandono degli spalti anche da parte degli appassionati di sport minori o campionati locali, adesso è i l 71% degli italiani a fruire di gare di qualsiasi tipo e categoria sui media piuttosto che dal vivo.
È forse l’inadeguatezza delle strutture che spinge il pubblico a preferire il proprio salotto? O piuttosto le possibilità offerte dai nuovi media (con Internet che registra il 10% di preferenze tra gli spettatori mediali) a contribuire allo svuotamento delle tribune? Errepi Comunicazione, agenzia leader nel settore della comunicazione sociale, culturale e scientifica, in collaborazione con Studio Ghiretti, società di consulenza in marketing e comunicazione sportiva, e l’istituto di ricerca politica, economica e di mercato Ixè hanno esplorato il fenomeno attraverso la ricerca “Gli Italiani, lo Sport e i Valori Sociali”.
Con l’ausilio di numeri e statistiche, l’indagine, che sarà presentata il prossimo mercoledì 26 novembre al Salone d’Onore del CONI a Roma, ha scandagliato le abitudini degli Italiani, offrendo una visione approfondita sulle dinamiche che ne guidano la vita quotidiana e stimolando una riflessione sul ruolo e l’importanza dello sport nel nostro Paese.