
«Sabato i nostri devono perdere, punto e basta». E poi ancora: «Nessuna discussione, tre punti ai bianconeri e zero a noi». E’ esploso in questi giorni un piccolo paradosso tra i tifosi della Lazio: deve essere proprio la squadra di Reja a fermare la corsa-scudetto della Juventus e rilanciare di conseguenza la Roma? C’è poi la grande maggioranza pronta a tifare Hernanes e compagni, ma in molti hanno ricordato quel 2 maggio del 2010. Allo stadio Olimpico si disputa Lazio-Inter, partita decisiva solo per i nerazzurri, che si giocano lo scudetto con la Roma. Per tutta la settimana l’argomento principale tra le radio e la stampa capitoline è il forte schieramento dei tifosi della Lazio con i gemelati interisti e al momento del raddoppio nerazzurro, siglato da Thiago Motta, la curva Nord, storica sede del tifo laziale, srotola lo striscione «Oh nooo…». Voci che anche i bookmaker tengono sotto osservazione, anche se – secondo un sondaggio di Agimeg presso i principali operatori italiani – non si sono fatti influnzare. La Juventus è favorita, ma a quota 1,75, contro la proposta di 3,50 per il pareggio e di 5,00 per il successo biancoceleste. Tutto in regola quindi, considerando il valore delle forze in campo. Nessuno nasconde ovviamente che questi fattori siano tenuti in considerazione al momento di calcolare una quota e il relativo rischio, ma il confronto con quanto accadde nel 2010 appare forzato, anche considerando che è appena iniziato il girone di ritorno, mentre quel Lazio-Inter venne disputato verso la fine del campionato. Diverso il discorso per un forma di contagio sociale che potrebbe riguardare gli scommettitori. In effetti è forte il gioco a favore della Juve: quasi il 90% delle giocate – segnala Agimeg – è finito sul "2". Nel 2010 si arrivò anche al 95% di giocate a favore dell’Inter.