BASKET: ACIREALE – MESSINA, PER LA PROMOZIONE IN B!

Uno a zero per chi viaggia. Cioè per il Cus Messina. L’Acireale, capace domenica scorsa di tenere fino al terzo quarto in bilico la finale prova a compiere il miracolo: battere Messina. Proverà, insomma, nel suo parquet a giocare una partita intera, per pareggiare lo 0-1 nella seconda sfida per la promozione nella DNB di basket. Al di là dei buoni propositi c’è però la realtà: Messina ha una striscia vincente di 29 gare vinte di fila e negli scontri diretti con Acireale conduce 4 a 0. Numeri che vorranno pur dire qualcosa, o no? Non si resta imbattuti così per caso. Come non si vincono tanti campionati da capo allenatore solo per mera fortuna: coach Pippo Sidoti fa fatica pure a tenere il conto delle sue imprese, costruite soprattutto, nel quotidiano lavoro di palestra. E persino nell’esperienza di qualche anno fa di Barcellona non gli mancò poi tanto per compiere il miracolo dopo una partenza con penalizzazione in classifica. Se solo gli avessero dato gli uomini giusti e lo avessero sostenuto oggi probabilmente la storia per Messina sarebbe diversa come quella di Barcellona ancora alla ricerca di una vera promozione sul campo dopo i generosissimi sforzi economici del presidentissimo Bonina al quale bisognerà comunque sempre dire grazie! Tornando alla gara due di questa sfida che assegna la B è inutile negare che il Cus andrà ad Acireale per chiudere la contesa. Andrà con la consapevolezza della propria forza e con la certezza che se si giocherà secondo le regole del basket, vincere sarà la cosa più ovvia: fermo restando il massimo rispetto per i ragazzi di Pippo Foti! Gara due diluisce un po’ il fattore campo: e certo, se Messina sbanca stasera Acireale, l’impresa degli universitari di Sidoti avrebbe del memorabile per tutte le problematiche societarie che hanno fatto da cornice al campo di gioco. Lo ripeteremo sino alla noia: per quello che hanno fatto questi ragazzi la città dovrebbe erigere un monumento! Che cosa accadrà questa sera? Acireale non potrà costruirsi in poche ore un’attrezzatura tattica pari a quella avversaria, ma può ritoccare qualcosa. Foti deve migliorare la difesa individuale, ridare fiducia ai pivot, allungare la durata della pila di Naso, Messina però vale di più, per talento ed energia, dei padroni di casa: Contaldo, Sereni, Riva, Gullo e Cavalieri hanno una storia vincente. Un patrimonio che, nei finali roventi, galleggia e luccica.