Calcio e popolo bue

La gente comune si duole perché i calciatori italiani vengono strapagati. Contemporaneamente però, appena la nazionale segna un goal, la collera si dissolve e divampa l’eccitazione. Qualsiasi psicologo definirebbe tale comportamento: ridicolo, contradditorio e irrazionale. Che sia perché il calcio possiede la capacità di alleviare frustrazioni, insoddisfazioni, rabbie, delusioni, scontentezze e amarezze che, nonostante l’evidente immoralità e intrallazzi del mondo del pallone, il popolino bue è disposto a chiudere un occhio e a tributare onori a una casta di viziati miliardari affamati di ricchezza e notorietà?

Gianni Toffali