La Roma certifica la crisi della Sampdoria

Nel calcio può succedere di tutto, ma stavolta stanno succedendo cose molto singolari: con la sconfitta dell’Inter e la prova proibitiva del Milan che in serata dovrà affrontare la Juventus, Roma-Samp è diventata l’occasione d’oro per il rilancio delle ambizioni europee del club giallorosso: il 4 a 1 finale è la sintesi 

Di Francesco lascia fuori Ünder in favore dell’olandese Kluivert, mentre Giampaolo rinuncia a Quagliarella, non al meglio, e schiera accanto a Defrel, Caprari.

La prima occasione è per la Sampdoria, Linetty spara dalla trequarti un tiro velenoso, ma Olsen riesce a deviare in angolo.

Da lì in poi è dominio Roma, al 14’ El Shaarawy riesce ad entrare in area e mette in mezzo per Schick che però non trova il varco per calciare e appoggia dietro per Cristante, ma il pallone viene intercettato.

La Roma continua a spingere e al 17’ la conclusione dalla distanza di Cristante viene bloccata da Audero.

Il gol è nell’aria e arriva poco dopo: calcio d’angolo sul quale arriva Cristante che incrocia bene di testa,

sul pallone arriva Juan Jesus che anticipa Audero sulla linea e insacca in rete.

La Roma si limita ad amministrare e ripartire, ma al al 33’ più di un brivido corre lungo le schiene dei 37 mila spettatori dell’Olimpico: su una punizione dalla trequarti per la Sampdoria, Kolarov si avventa di testa per buttarla fuori, ma il goffo rinvio del serbo si stampa sul palo ed esce.

Ma, come detto, la Roma appena ha gli spazi riparte velocemente e bene: al 34’ Kluivert semina il panico sulla fascia destra, con uno slalom supera Murru ed entra in area, la conclusione, con Audero battuto, si stampa sul palo.

La seconda frazione di gioco comincia con un’occasione importante per la Roma: Schick è lanciato in volata verso la porta, ma il ceco non è freddo e si fa rimontare da Colley.

La partita potrebbe riaprirsi al 54’ quando in uno scontro in area tra Manolas e Ramírez, Irrati fischia il rigore, ma il contatto è debole e il Var annulla tutto.

Subito dopo arriva il gol del ko: Kolarov arriva sul fondo e mette in mezzo un pallone che Schick deve solo spingere in rete, primo gol in campionato per il ceco che fino a quel momento era stato uno dei meno brillanti.

Sulle ali dell’entusiasmo e con la serenità di un risultato in cassaforte continua a spingere: la Var annulla un altro rigore, questa volta per la Roma, per un presunto mani di Colley.

Il 3 a 0 è probabilmente il gol della giornata: El Shaarawy lanciato a rete non riesce a superare Audero, ma l’esterno arriva sulla respinta dell’estremo difensore e piazza un pallonetto a giro sotto il sette dove Audero non può proprio arrivare.

I giallorossi continuano a spingere ed hanno altre occasioni, la più nitida con un cross di Kluivert, uno dei migliori, che pesca Dzeko, entrato al posto di Schick, che di testa spedisce vicino al palo.

All’89’ Defrel trova la gioia personale ed il gol dell’ex : il cross viene addomesticato da un colpo di tacco con il quale supera Florenzi ed a tu per tu con Olsen insacca il gol della bandiera del 3 a 1.

Al 93’ Dzeko si trasforma in uomo-assit per El Shaarawy, la palla messa in mezzo viene solo spizzata da Audero e il numero 92 può insaccare senza patemi d’animo: doppietta per lui e prestazione maiuscola dopo un periodo buio.

La gara finisce così: una vittoria netta, con un risultato largo ed una prestazione convincente, che riporta la Roma a ridosso dell’Europa, a sole due lunghezze da Lazio e Milan che giocheranno in serata.

Claudio Andò