
La redazione di QualEnergia esprime piena solidarietà a Sigfrido Ranucci, alla famiglia e alla squadra di Report dopo il grave attentato avvenuto nella notte a Pomezia. È una violenza inaccettabile in un Paese democratico. Colpisce il giornalismo, il servizio pubblico e l’intero sistema dell’informazione, richiamando le pagine più buie della nostra storia.
Condanniamo con fermezza questo atto vile e ogni forma di intimidazione contro giornaliste e giornalisti. Difenderemo sempre il diritto di cronaca, il dovere di informare e il diritto dei cittadini a essere informati, senza alcun vincolo. Senza stampa libera non c’è democrazia.
Secondo Ossigeno per l’Informazione, dal 2006 al 2024 in Italia sono stati oltre 7.550 i giornalisti minacciati: 1.160 nel Lazio, 621 in Campania, 483 in Sicilia, 465 in Lombardia. Nel 2025 le intimidazioni contro chi fa informazione risultano in aumento del 78% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Per garantire una libera informazione riteniamo indispensabile inoltre:
- abolire il precariato e i compensi bassi nel giornalismo, perché senza un quadro professionale certo e sicuro non esiste indipendenza nell’informazione;
- rivedere la legge sulla diffamazione, prevedendo che chi promuove una causa e la perde risarcisca per l’importo richiesto. È fondamentale disincentivare le liti temerarie;
- porre fine a intimidazioni e querele bavaglio: le sfide energetiche e climatiche dei prossimi anni richiedono un’informazione libera e indipendente, capace di allargare gli spazi di democrazia anche nel settore energetico.
La redazione di QualEnergia e QualEnergia.it
Leonardo Berlen, direttore editoriale QualEnergia.it
Sergio Ferraris, direttore responsabile QualEnergia
Gianni Silvestrini, direttore scientifico QualEnergia