Giornalismo di prossimità e poesia, nel nome di don Tonino Bello

La Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi organizza la prima edizione del Premio letterario “don Tonino Bello”…

“Secondo me il poeta non è uno che merita di essere ammirato perché crea. È uno che merita di essere ringraziato perché libera”. Parole di don Tonino Bello che ha saputo liberare con i suoi versi poetici e con i suoi pezzi giornalistici nati da incontri, da coinvolgimenti diuturni nella vita di quanti incrociava o raggiungeva.
Per dare slancio alla forza liberante della parola, in particolare di quella scritta, la Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, attraverso l’impegno del settimanale diocesano Luce e Vita – che edita l’Opera omnia degli scritti del Servo di Dio Antonio Bello – e dell’associazione Stola e Grembiule, istituita da circa tre anni in Diocesi per promuovere le opere sociali e culturali del Servo di Dio, indice la prima edizione del Premio letterario “don Tonino Bello”, con due sezioni distinte, la poesia metafisica e il giornalismo di prossimità.
La poesia metafisica esprime la tensione dell’individuo verso l’Assoluto, declinato nelle forme di qualunque confessione religiosa.
Accanto alla lirica metafisica sarà valorizzata anche quella poesia civile che sia incline ai valori del cristianesimo e che evidenzi uno sguardo non superficiale alla realtà che ci circonda. Luce e Vita, forte della presenza da due anni della rubrica Riflessi, dedicata a questa forma di poesia, lancia la sperimentazione di tale premio letterario, dedicato a don Tonino Bello, figura chiave per la
spiritualità e per l’azione pastorale nella diocesi, nonché modello di poesia, capace di attingere alle vette del “sublime inferiore” nelle sue liriche, nella prosa e nelle preghiere.
Il giornalismo di prossimità è stato lo stile di indagine e di scrittura giornalistica che don Tonino ha abbondantemente profuso e
insegnato, a partire dalle colonne del settimanale diocesano Luce e Vita per estendersi su altre autorevoli testate locali e nazionali, avendo l’obiettivo di leggere i fenomeni a partire da quanti li vivono in prima persona, “mettendosi in corpo l’occhio del povero”. Copiosa è stata la produzione di don Tonino in tal senso, con le sue Lettere a… e con i continui riferimenti a nomi e situazioni incontrate di persona nel suo episcopato vissuto tra la gente, a partire dalle periferie esistenziali su cui richiama l’attenzione anche Papa Francesco.
Il premio intende dunque incoraggiare una scrittura alta e altra, una narrazione profonda della realtà, anche in contrapposizione a un uso distorto della parola che dilaga sui moderni canali di comunicazione.
Il bando, che prevede premi in borse di studio, è disponibile sul sito www.diocesimolfetta.it e www.conoscidontonino.it.

Scadenza: 31 gennaio 2021.