Palermo – Una stretta sui corsi per la Formazione professionale continua. È stata sollecitata dall’Ordine nazionale dei giornalisti, che ha riscontrato come sempre più spesso la Fpc fosse diventata occasione per veicolare tematiche che di formativo, per chi fa il mestiere di giornalista, hanno ben poco.
Il Consiglio regionale dell’Ordine ha recepito tale direttiva e, di concerto con i responsabili del Comitato tecnico scientifico dello stesso Cnog, da alcune settimane a questa parte ha ritenuto di non autorizzare corsi rivolti a platee fin troppo ristrette, privi di contenuti deontologici, quindi dal limitato valore formativo.
Consapevole che la Formazione professionale continua debba rappresentare occasione di reale crescita per tutti i giornalisti siciliani, l’Ordine regionale invita i proponenti ad avanzare richieste che rispettino le indicazioni contenute anche nel nuovo regolamento della Fpc approntato dall’organismo nazionale di categoria.
Sempre in tema di deontologia, il Consiglio regionale dell’Ordine, dopo un incontro con il presidente del Consiglio di disciplina territoriale, Aldo Mantineo, ritiene di dover invitare i giornalisti siciliani a un equilibrato utilizzo dei social – anche dei profili personali – con particolare attenzione al rispetto del divieto assoluto per i colleghi di fare pubblicità, al trattamento delle vicende che coinvolgono i minori e le vittime di violenza di genere, alla massima accuratezza nel riferire casi di suicidio e tentato suicidio, avendo riguardo alle esigenze della salvaguardia della sfera personale delle vittime e dei loro familiari.
Sono queste, per l’appunto, le principali direttrici lungo le quali il Consiglio di disciplina territoriale di Sicilia svilupperà la propria autonoma iniziativa di verifica del rispetto dei principi etici e deontologici da parte dei giornalisti siciliani.
Tutto ciò andrà a sommarsi all’attività che scaturisce dalle segnalazioni formulate da iscritti all’Ordine e da terzi, con l’obiettivo di offrire l’opportunità, a chiunque ritenga che la realizzazione di un articolo sia avvenuta in spregio di norme e regolamenti, di evitare di avviare contenziosi in sede giudiziaria.
