CDR GIORNALE, SONO RIUSCITI A TOGLIERE DI MEZZO SALLUSTI

"Volevano toglierlo di mezzo e ci sono riusciti. Alessandro Sallusti sara’ privato della sua liberta’, non importa se agli arresti domiciliari o in carcere: d’ora in poi non ci sara’ piu’ un direttore Sallusti ma un detenuto Sallusti". Lo scrive il Cdr del Giornale, in una nota. Per il Cdr di via Negri "che un giornalista finisca in carcere per il suo lavoro è un’aberrazione, una ferita che smaschera i limiti della nostra incompiuta democrazia".

"E’ inaccettabile – continua il Comitato di redazione – l Parlamento avrebbe potuto guarire questa ferita riformando la legge sulla diffamazione, ma dopo due mesi di lavoro hanno partorito una legge peggiore di prima. Perche’? C’è forse sete di vendetta nei confronti di stampa e tv che ogni giorno raccontano del malgoverno di comuni, province e regioni o degli sprechi e degli abusi della classe politica italiana? Alla fine la nuova legge è morta, il carcere per i giornalisti rimane e tutto riparte da zero. Complimenti, bella lezione, degna di un paese incivile come il nostro".

"Nessuno chiede l’impunita’ – conclude il Cdr – ci mancherebbe.
E’ giusto che ci sia un risarcimento del diffamato e una sua riabilitazione immediata attraverso una rettifica chiara e palese. Ed e’ giusto che il giornalista responsabile sia sanzionato, ma non con il carcere, che e’ una pena da regime liberticida. Per questo motivo siamo vicini al nostro direttore e continueremo questa battaglia per difendere il diritto di informare. Siamo tutti Sallusti".