THAILANDIA: LESA MAESTà, CONDANNATA RESPONSABILE SITO

La responsabile thailandese di un popolare sito di informazione indipendente, Chiranuch Premchaiporn, è stata condannata a otto mesi di reclusione con la condizionale per non aver rimosso in tempo dal forum del sito alcuni commenti considerati offensivi verso la monarchia, in un caso considerato simbolico del peggioramento della libertà di espressione in Thailandia. Chiranuch, che gestisce il sito Prachatai.com, rischiava 20 anni di carcere in base alla Legge contro i reati informatici, che negli ultimi anni è stata spesso applicata nei crescenti casi di lesa maestà che secondo gli osservatori contribuiscono a un clima di repressione delle voci dissidenti nel Paese. Secondo i giudici della Corte Penale, Chiranuch "non ha saputo provare la sua mancata responsabilità per i contenuti del suo sito", in almeno un caso lasciando sul forum un commento offensivo della famiglia reale per 20 giorni. La pena, inizialmente di un anno ma poi ridotta a otto mesi e 20mila baht (500 euro) di multa, è stata alleggerita con la condizionale come riconoscimento all’ammissione di colpevolezza da parte dell’imputata.
I casi di lesa maestà si sono moltiplicati dopo il colpo di stato del 2006 contro il popolare primo ministro Thaksin Shinawatra, in un contesto di crescenti divisioni politiche e sociali che accompagnano l’indebolimento fisico di re Bhumibol (84 anni), sul trono dal 1946. Il sovrano gode di uno status semi-divino e ufficialmente rimane al di sopra della politica.