Rignano Flaminio. Come non si fa informazione

 "Il fatto non sussiste". E’ la conclusione del processo di primo grado per i denunciati abusi sessuali sui bambini nell’asilo di Rignano Flaminio (Roma) da parte di maestre, bidella e uno sceneggiatore. Se il fatto non sussiste significa che non è successo nulla. Alcuni media oggi titolano "Abusi nell’asilo di Rignano, assolti gli imputati" e, ancora "assolti i ‘mostri’ ", "assolti gli ‘orchi’ ". Questi titoli lasciano intuire che gli abusi ci sono stati ma che gli imputati non sono colpevoli e, comunque, passano per mostri e orchi. Invece i fatti non si sono verificati e gli imputati sono innocenti non di un fatto comunque commesso da qualcun altro, ma perche’ il fatto non è accaduto. Comprendiamo la necessità di sintetizzare ma non si può minimamente lasciare ombre di dubbio su persone che sono state accusate di delitti ripugnanti e sono finite in carcere. Dall’inizio di questa storia sono passati 5 anni: si può immaginare quale esecrazione hanno subito gli imputati nel corso di questi anni? Aspettiamo i successivi gradi di giudizio. Certo è che qualche giornalista deve tornare a scuola e imparare come si fa informazione. Sull’argomento eravamo intervenuti già 5 anni fa evocando la triste vicenda di Girolimoni. Sembra che la storia non insegni nulla.

Primo Mastrantoni, segretario Aduc