
L’Istat ha reso noti i dati territoriali dell’inflazione di marzo, in base ai quali l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica completa di tutte le città più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita. Non solo, quindi, delle città capoluoghi di regione o dei comuni con più di 150 mila abitanti.
In testa alla graduatoria, Bolzano dove l’inflazione tendenziale pari a +2,7%, pur essendo “solo” la terza più alta d’Italia, si traduce nella maggior spesa aggiuntiva su base annua, equivalente a 782 euro per una famiglia media.
Medaglia d’argento per Siena, che con +3%, l’inflazione più alta d’Italia ex aequo con Siracusa, ha un incremento di spesa annuo pari a 765 euro a famiglia. Sul gradino più basso del podio Padova che con +2,9%, la seconda inflazione più elevata del Paese ex aequo con Belluno e Imperia, ha una spesa supplementare pari a 745 euro annui per una famiglia tipo.
Al quarto posto Belluno che, con un’inflazione del 2,9%, registra una stangata pari a 696 euro. Segue Imperia (+2,9%, +650 euro), Trento (+2,2% e +648 euro), al settimo posto Siracusa (+3%, +643 euro), poi Bergamo (+2,2%, +615 euro) e Ferrara (+2,2%, +598 euro). Chiude la top ten Trieste, con +2,4% pari a +587 euro.
Sull’altro fronte della classifica, la città più virtuosa d’Italia è Catanzaro, dove con +1,6%, si ha un aumento annuo di 283 euro. Al secondo posto Brindisi, +1,5% e un maggior costo della vita di 285 euro. Medaglia di bronzo per Caserta, +1,4% e +299 euro.
Seguono, nella classifica delle città risparmiose, Sassari (+1,5%, + 302 euro), poi Firenze, che con +1,2% ha l’inflazione più bassa d’Italia, ex aequo con Forlì-Cesena, e un rialzo della spesa pari a 314 euro. Al sesto posto Trapani (+1,5%, +321 euro), poi Novara (+1,3%, +325 euro), Forlì-Cesena (+1,2%, +326 euro) e Livorno (+1,3%, +332 euro). Chiude la top ten delle migliori, con 337 euro, Cosenza (+1,9%).
In testa alla classifica delle regioni più “costose” (Tabella n. 2), con un’inflazione annua a +2,4%, il Trentino che registra a famiglia un aggravio medio pari a 682 euro su base annua. Segue il Veneto (+2,2%, +548 euro) e al terzo posto Liguria con + 513 euro e un’inflazione del 2,2%.
La regione più risparmiosa è la Calabria: +2% e +339 euro. In seconda posizione la Sardegna, in terza il Molise.