Stipendi ATM, è solo colpa di Palazzo Zanca?

Se i lavoratori rivendicano il sacrosanto diritto al salario puntuale, il sindacato deve rivolgersi anche all’azienda non solo all’amministrazione comunale, questa luna di miele innaturale che vige fra alcune sigle sindacali e il management di ATM dura da troppo tempo e sta alla base dell’arroganza aziendale che continua a garantirsi pace sociale assecondando e favorendo, anche nelle carriere, i rappresentanti delle sigle “responsabili” e gradite alla dirigenza che di contro mette alla gogna i lavoratori non allineati.

Sono trascorsi più di 4 anni dall’avvio del “nuovo corso” in ATM e non si è mai registrata la minima critica del sindacalismo tradizionale nei confronti della gestione aziendale, va sempre tutto bene e se qualcosa va storto è solo colpa di altri; il sindacato non è titolare di tavolo di trattativa con la giunta comunale, le relazioni sindacali si allacciano con la naturale controparte: l’azienda, se non si trovano i soldi per pagare i lavoratori dell’ATM nei tempi stabiliti le organizzazioni sindacali devono rivolgersi prioritariamente al direttore generale e al consiglio di amministrazione, soprattutto dopo le dichiarazioni rilasciate dallo staff aziendale in risposta all’analisi di Capitale Messina che ha denunciato una situazione debitoria drammatica e un progressivo aumento dei debiti nell’azienda che si fregia del titolo di fiore all’occhiello della città.

Il direttore De Almagro e il presidente del CdA ATM Foti hanno dichiarato:

 “In questo periodo di campagna elettorale alcuni mistificatori cercano con analisi distorte e affrettate di mettere in cattiva luce a fini elettoralistici i risultati straordinari agli occhi di tutti…”

L’Azienda risponderà a breve punto su punto con una dettagliata analisi tecnica agli errori di interpretazione (e anche falsità) di tale nota”

“i bilanci di ATM sono da 4 anni in attivo”

Bene, ATM dimostri con i fatti che l’efficienza e il risanamento non sono semplice narrazione, se i bilanci sono in attivo da 4 anni il caso è di semplice soluzione, con parte dell’attivo in bilancio si anticipino le somme per pagare gli stipendi entro i tempi previsti, invece di dare la sensazione di un’azienda alla canna del gas che si blocca se i contributi pubblici tardano ad arrivare.

Si ritiene utile rammentare che l’intero staff dirigenziale di ATM, oltre agli stipendi di tutto rispetto percepisce puntualmente una premialità ( 9000 euro annui solo per il direttore generale) per raggiunti obiettivi che non si è mai stabilito quali siano e se sono veramente raggiunti, si auspica vivamente che fra gli obiettivi da raggiungere per erogare il premio fisso al management aziendale, il sindaco Accorinti abbia previsto anche la puntualità del pagamento degli stipendi che i lavoratori e le loro famiglie aspettano dallo scorso 5 aprile.