
MESSINA – “Il referendum è uno strumento potente, che dobbiamo usare per ribaltare una realtà fatta di precarietà, disuguaglianze e abbandono. Votare cinque SÌ l’8 e 9 giugno vuol dire dare forza ai diritti e al futuro di lavoratrici e lavoratori”: è l’appello di Filcams Cgil, Sunia e delle associazioni studentesche Unione degli Universitari di Messina e Rete degli Studenti Medi che sono scese in piazza a Messina per l’evento conclusivo della campagna referendaria in largo Seggiola.
“La serata è stata la dimostrazione che un’altra città è possibile: solidale, giusta e partecipata – ha dichiarato in apertura Giselda Campolo, segretaria Filcams Cgil Messina – vogliamo che il voto dell’8 e 9 giugno sia una scelta di speranza e responsabilità”.
L’evento è stata un’occasione di confronto, testimonianza e partecipazione che ha messo al centro la dignità del lavoro, il diritto alla casa e la cittadinanza come strumenti concreti per cambiare la nostra società. Dopo l’introduzione, è intervenuta Stefania Radici, in rappresentanza della CGIL Messina e coordinatrice del progetto Back in Town, che punta a costruire alternative reali di politiche giovanili. Durante la tavola rotonda si sono alternate voci autorevoli del sindacato e del territorio: Letizia Lo Giudice, per la campagna referendaria sulla cittadinanza; Claudio Vallone, segretario SUNIA Messina; Elisa Camellini, segretaria FILCAMS CGIL Sicilia; Pietro Patti, segretario CGIL Messina. Quest’ultimo ha sottolineato che “le cinque proposte referendarie rappresentano una possibilità concreta per restituire diritti e voce a chi per troppo tempo è stato invisibile. Se vince il si ampliamo i diritti di milioni di cittadini”.
A valorizzare i temi discussi anche le testimonianze dirette del lavoratore Salvatore Spartà e della lavoratrice Tania Bambaci, di Emanuele Carlo, coordinatore UDU Messina e di Caterina La Rocca, coordinatrice Rete degli Studenti Medi Messina. L’appuntamento si è trasformato anche in una serata di cultura e musica, grazie all’energia di giovani artisti del territorio che hanno animato il palco e il pubblico: Maria Celeste, Giuseppe Alan Lisa e Marco Amoroso, Novo, Capitanossa, Lostlex, 4utoma, durante la serata anche il dj set di Nessunconfine.
“Il nostro impegno non si ferma qui – ha evidenziato Elisa Camellini, segretaria FILCAMS CGIL Sicilia – il referendum è uno strumento potente, che dobbiamo usare per ribaltare una realtà fatta di precarietà, disuguaglianze e abbandono. Votare cinque SÌ l’8 e 9 giugno vuol dire dare forza ai diritti e al futuro di lavoratrici e lavoratori”.