RADICALI ITALIANI-RADICALI ROMA: IL VOTO E’ UN DIRITTO, ANCHE DIETRO LE SBARRE

Negli ultimi giorni l’Italia si è commossa per la donazione di Papa Francesco ai detenuti, ma i detenuti non hanno bisogno solo di soldi (il sistema carcerario ha bisogno di risorse, ma questo è un altro discorso), hanno bisogno di migliorare la propria condizione di vita in carcere, hanno bisogno di DIRITTI.

Diritti negati dal recente DL Sicurezza, ma soprattutto diritti che vengono negati da sempre, tra cui, essenziale, il diritto di poter accedere facilmente al voto e alle informazioni per poter votare consapevolmente, il diritto di essere accompagnati nelle pratiche burocratiche per richiederlo e il diritto ad avere un seggio in cui esprimerlo.

Soprattutto, ai detenuti – e ancor più agli ex detenuti, che hanno già pagato il proprio debito con la società – non deve essere più negata la possibilità di partecipare alla democrazia, perché se costituzionalmente il carcere dovrebbe essere il luogo della riabilitazione e del reinserimento nella società, vietare ai carcerati di votare ed escluderli dal processo democratico dovrebbe di fatto essere considerato anticostituzionale.

Davanti a una politica muta e cieca sui mille disagi affrontati ogni giorno dalla popolazione carceraria, che si occupa dei detenuti solo per aumentare loro le pene e restringerne ulteriormente le libertà, ci rivolgiamo all’unica figura istituzionale rimasta in Italia che abbia a cuore la democrazia, la Costituzione e i principi su cui si basa il nostro Paese: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Il suo discorso del 25 aprile parlava, tra le altre cose, dell’importanza della partecipazione al voto e di non arrendersi all’astensionismo.
Facilitare il voto dei carcerati serve a non trattarli da cittadini di serie B, a farli sentire partecipi della vita democratica del Paese e a dimostrare all’esterno che, senza tutti gli ostacoli messi dalla burocrazia, il desiderio di partecipazione sarebbe forte e vibrante, ben presente in chi vede la propria libertà ristretta tra quattro mura, ma comunque capace di sognare un Paese migliore.

Lo dichiarano in una nota Filippo Blengino-Segretario Radicali Italiani-Domenico Colucci-(Presidente Radicali Roma) e Marcello Dall’Osso (Direzione Radicali Roma)