NON FA NOTIZIA LA LAPIDAZIONE DI UNA UNIVERSITARIA CRISTIANA

Attenzione non c’è solo la guerra in Ucraina. Voi lo sapevate che in Nigeria in questi giorni è stata lapidata brutalmente una ragazza cristiana? Io no, ho letto la notizia questa mattina su La Nuova Bussola Quotidiana.it. Un servizio dell’ex deputato europeo Luca Volontè. La ragazza universitaria si chiama Deborah Yakubu.

Intanto l’Unione europea tace sui cristiani perseguitati, “spende soldi e vuole imporre nuove regole a favore della nuova dottrina Lgbtqia+. Lo scorso 19 maggio gli eurodeputati hanno respinto la mozione per un dibattito sui massacri dei cristiani in Nigeria e la nomina di un coordinatore europeo per la lotta alla cristianofobia, visto che proprio la Commissione presieduta da Ursula von der Leyen ha sinora sorvolato sulla nomina del rappresentante speciale per la libertà religiosa, a causa del veto esplicito di socialisti e liberali”. (Luca Volontè, L’UE spende per gli Lgbt, ma tace sui cristiani perseguitati, 24.5.22, Lanuovabq.it).

Non c’è niente da fare la persecuzione dei cristiani non fa notizia. Anni fa il giornalista Rodolfo Casadei in un reportage sulla persecuzione dei cristiani, “Il Sangue dell’agnello”, Guerini e Associati (2008) sosteneva che i cristiani vittime delle persecuzioni non fanno notizia perchè in Occidente i cristiani  perseguitati vengono identificati con il colonialismo occidentale che ha represso i popoli del Terzo Mondo, perciò chi nutre sentimenti di ostilità verso Europa o Stati Uniti spesso ha la tentazione di sfogare le proprie frustrazioni sui cristiani locali.

C’è una proposta di un dibattito sul brutale omicidio della giovane universitaria cattolica Deborah Yakubu. “Le comunità cristiane in alcuni Paesi musulmani subiscono numerosi omicidi e attacchi, profanazioni di chiese e cimiteri, attacchi alle processioni. Ma questo accade anche in Europa e in Francia. Eppure la Commissione europea si rifiuta ancora di nominare un coordinatore per la lotta alla cristianofobia o di stabilire una strategia per combattere questo flagello”, ha dichiarato l’eurodeputato francese Jean-Paul Garraud del gruppo Identità e Democrazia e promotore della iniziativa.

L’eurodeputato francese ha chiesto attenzione e protezione per le vittime come Deborah Yakubu: “Il Parlamento europeo deve discutere della persecuzione dei cristiani nel mondo e più specificamente del caso della giovane Deborah Yakubu. Fare tutto il possibile per prevenire tali tragedie è una necessità assoluta; non fare nulla sarebbe, al contrario, colpevole”.

La ragazza è stata dapprima lapidata e poi bruciata, per aver semplicemente postato un messaggio, considerato “blasfemo” verso Maometto, in un gruppo di scuola su WhatsApp. Il 16 maggio, a tre giorni dall’omicidio brutale, uno dei più influenti muftì nigeriani ha dichiarato tutto il proprio appoggio agli assassini e ribadito che queste sono le regole che vigono in Nigeria.

“L’Europa è orba – scrive Volontè – sui massacri dei cristiani nel mondo e la cristianofobia perché promuove una sostituzione antropologica e l’estirpazione del senso religioso dal cuore umano. In questi giorni due fatti lo dimostrano ancora una volta. Il primo, è l’impegno finanziario massiccio dell’Unione europea, con una spesa di diverse centinaia di migliaia di euro, per promuovere l’ideologia transgender ai ragazzi e giovani, attraverso spettacoli di drag queen”. Volontè riporta i numeri delle spese per questi progetti. “In uno di questi ‘progetti’ insegna ai ragazzi a truccarsi e indossare parrucche, a camminare sui tacchi alti e “metodi per confondere ed esagerare i tradizionali ruoli binari di genere”.

Tutto qui? No, oltre ai fondi per la promozione delle drag queen, l’Ue ha speso altri 670.500 euro per altri progetti Lgbt per promuovere l’ideologia, approfondire la “mascolinità tossica” e riflettere… sui “migranti queer”. Si sono finanziati anche campi estivi “gender diverse” e “scuole Lgbt friendly”.

“Il secondo segno dell’abbraccio alla nuova religione Lgbtqia+ è la proposta di direttiva, oggi al vaglio dei 27 governi dei Paesi europei (inclusa l’Italia), da parte del Parlamento e del Consiglio sulla lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica.[…] La proposta mette sullo stesso piano donne e trans, nonché tutti i generi fantasiosi oggi in voga, eliminando di fatto il sesso femminile. Come difenderemo le donne dalla violenza se non sapremo più chi sono le donne? La nuova religione europea pretende il sacrificio di tutti e tutto”.

 DOMENICO BONVEGNA

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