MORTI SUL LAVORO, IL DRAMMATICO BILANCIO DEL PRIMO SEMESTRE 2025: VITTIME ANCORA IN AUMENTO

A fine giugno si contano 362 infortuni mortali in occasione di lavoro e 140 in itinere. Lombardia, Veneto, Campania e Sicilia restano le regioni con il maggior numero di vittime totali. I settori più colpiti: Costruzioni, Attività Manifatturiere, Trasporti e Magazzinaggio e Commercio. In lieve calo il numero complessivo delle denunce di infortunio…

IL RISCHIO DI MORTE REGIONE PER REGIONE: I DATI A GIUGNO 2025

A finire in zona rossa a giugno 2025, con un’incidenza superiore a +25% rispetto alla media nazionale (Im=Indice incidenza medio, pari a 15,1 morti sul lavoro ogni milione di lavoratori), sono: Basilicata, Umbria, Trentino-Alto Adige, Sicilia, Puglia, Abruzzo e Campania. In zona arancione: Calabria, Valle d’Aosta, Veneto, Liguria e Piemonte. In zona gialla: Toscana, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Lombardia, Sardegna ed Emilia-Romagna. In zona bianca: Molise e Lazio.

MORTI E INFORTUNI IN ITALIA: I NUMERI ASSOLUTI A GIUGNO 2025

Sono 502 le vittime sul lavoro in Italia, delle quali 362 in occasione di lavoro (2 in meno rispetto a giugno 2024) e 140 in itinere (35 in più rispetto a giugno 2024). Ancora alla Lombardia va la maglia nera per il maggior numero di vittime in occasione di lavoro (56). Seguono: Veneto (36), Campania (33), Sicilia (31), Piemonte (29), Puglia (27), Emilia-Romagna (24), Toscana (23), Lazio (19), Trentino-Alto Adige (12), Abruzzo, Calabria, Liguria e Umbria (10), Basilicata e Marche (8), Friuli-Venezia Giulia e Sardegna (7), Molise e Valle d’Aosta (1).

L’Osservatorio mestrino elabora anche l’identikit dei lavoratori più a rischio per fascia d’età e lo fa sempre attraverso le incidenze di mortalità (per milione di occupati).

Nei primi sei mesi dell’anno, l’incidenza più elevata si registra nella fascia d’età degli ultrasessantacinquenni (47,3) e in quella compresa tra i 55 e i 64 anni (24,4), seguita dalla fascia di lavoratori tra i 45 e i 54 anni (15,6). Numericamente la fascia più colpita dagli infortuni mortali in occasione di lavoro è quella tra i 55 e i 64 anni (130 su un totale di 362).

DONNE E INFORTUNI MORTALI

Le donne che hanno perso la vita in occasione di lavoro sono 21, mentre 22 hanno perso la vita in itinere, cioè nel percorso casa-lavoro. In totale sono 43 le donne decedute nei primi sei mesi.

LAVORATORI STRANIERI: RISCHIO MORTALE PIÙ CHE DOPPIO

Sono 108 gli stranieri vittime di infortuni sul lavoro, su un totale di 502; 75 sono deceduti in occasione di lavoro e 33 in itinere. Il rischio di morte sul lavoro risulta essere doppio rispetto a quello per gli italiani. Infatti, gli stranieri registrano 29,8 morti ogni milione di occupati, contro i 13,4 italiani.

SETTORE E GIORNO PIÙ PERICOLOSI

Alla fine di giugno 2025 il settore più colpito è quello delle Costruzioni, con 53 decessi in occasione di lavoro, seguito da Attività Manifatturiere (50), Trasporti e Magazzinaggio (47) e Commercio (38).

Il lunedì è il giorno più luttuoso della settimana, ovvero quello in cui si sono verificati più infortuni mortali nei primi sei mesi dell’anno (22,7%). Seguito dal venerdì (19,3%) e dal martedì (17,1%).

DENUNCE DI INFORTUNIO: ANCORA IN LIEVE CALO

Le denunce di infortunio totali diminuiscono ancora, seppur di poco, rispetto a giugno 2024. Dalle 299.303 a fine giugno 2024 passiamo alle 299.130 di quest’anno.

Anche alla fine dei primi sei mesi del 2025 il più elevato numero di denunce totali arriva dalle Attività Manifatturiere (33.441). Seguono: Costruzioni (17.740), Sanità (17.484), Commercio (15.624) e Trasporto e Magazzinaggio (15.456). Le denunce di infortunio delle lavoratrici a giugno 2025 sono state 109.487 (86.728 delle quali in occasione di lavoro), mentre sono 189.643 le denunce totali degli uomini (166.111 in occasione di lavoro).

Le denunce dei lavoratori stranieri sono 60.867 su 299.130 (circa 1 su 5), mentre sono 51.427 le denunce dei lavoratori stranieri registrate in occasione di lavoro su un totale di 252.839 (ancora circa 1 su 5).

 COS’È L’INCIDENZA DEGLI INFORTUNI

L’incidenza degli infortuni mortali indica il numero di lavoratori deceduti durante l’attività lavorativa in una data area (regione o provincia) ogni milione di occupati presenti nella stessa. Questo indice consente di confrontare il fenomeno infortunistico tra le diverse regioni, pur caratterizzate da una popolazione lavorativa differente.