MILANO & POLITICA: SALA E UNA CICCA DI SIGARETTA

Sala non è il mio sindaco, ma soltanto perché vivo dall’altra parte del mondo. Milano è comunque ancora la mia città e riesco ad amarla tanto anche da qui. Io penso che questa piccola metropoli – che meriterebbe d’essere Capitale d’Italia e non solo perché Roma ormai è una schifezza – abbia avuto il merito di saper scegliere sempre dei grandi sindaci. Da Aniasi a Tognoli, partendo da lontano, ad Albertini, Moratti, Pisapia e l’attuale primo cittadino milanese (escludo ovviamente Fomentini che fu un autentico disastro).

 

Sindaci illuminati che hanno preso per mano la città portandola sempre più lontana dal resto d’Italia verso l’Europa e il futuro.
Purtroppo, la maggior parte dei cittadini non è stata capace di togliersi gli occhiali deformanti della politica per giudicare in serenità i sindaci e quanto essi siano riusciti a fare per Milano. Un grave errore. Perché sono stati tutti bravissimi, al di là e al di sopra di quale fosse la maggioranza che li ha eletti. Perché questi bravi amministratori hanno lavorato sempre prima per la città e non solo per chi li avesse candidati.
Questo noioso (scusatemi) preambolo per arrivare alla notizia delle ultime ore: una banale sigaretta fumata aspettando il tram o l’autobus. L’idea, che può irritare chi come me ha fumato sempre e ovunque, non è di destra o di sinistra. Spero che questo venga riconosciuto da tutti. E’ solo un importante passo avanti verso la civiltà. Non è una stravaganza del sindaco Sala, ma un altro piccolo passo verso il futuro.
La sigaretta è il passato, piaccia o no. E io solo so quante ne ho fumate e ne fumerei ancora. Ma fumare fa male e “costringere” i cittadini a fumarne meno è cosa buona e giusta. Soprattutto quando si tratta di rispettare gli altri cittadini, quelli che non fumano e che pagano anche le alte spese sociali di quanti per il fumo si sono ammalati.
Questo è quanto sta accadendo in ogni parte del mondo moderno, da New York a Tokyo. Questa è la strada che sta percorrendo la civiltà. Chi pensa che questo non sia vero è, magari senza nemmeno accorgersene, in mala fede.
Una città moderna come Milano, una città che è all’avanguardia, che è un modello per tutto il Paese, ora non può dividersi su una cicca di sigaretta. E trovo assurdo e ridicolo che un bravo sindaco come Sala venga deriso se non insultato per aver chiesto ai propri cittadini di fare un piccolo salto in avanti verso la civiltà. Perché Sala sta percorrendo la stessa strada tracciata dai suoi predecessori. Tutti bravissimi.

Nicola Forcignanò