MESSINA: DE LUCA ANNO NUOVO DIMISSIONI VECCHIE

Come per un attore in crisi di fantasia che ripete lo stesso sketch all’infinito, Cateno De Luca apre il nuovo anno con la vecchia “sceneggiata” delle dimissioni.

Il Sindaco scrive ai Consiglieri Comunali e chiede carta bianca sul “profilo programmatico e organizzativo”. Concede ai consiglieri di poter emendare il testo proponendo dei punti che però non devono essere in contrasto con il suo programma, quindi non concede assolutamente nulla. E per mettere un ulteriore freno al consiglio, chiede di costituire un gruppo consiliare teleguidato da lui e dalla giunta.

In buona sostanza De Luca chiede ai consiglieri di rinunciare alle proprie idee e alle proprie appartenenze politiche: strana concezione della democrazia quella di chiede ai propri interlocutori di annullarsi.

Sicuramente pezzi significativi del centrodestra messinese hanno scelto legittimamente di appoggiare De Luca, anche se il tentativo di umiliare i propri alleati non è il massimo nelle relazioni politiche.

Occorre, invece, una reazione decisa e determinata delle forze che dovrebbero rappresentare in Consiglio Comunale l’alternativa al Sindaco. Di fronte all’ennesimo ricatto di De Luca le forze del centrosinistra e del M5S dovrebbero farsi sentire, anche unitariamente, anche per dare voce alle migliaia di cittadini messinesi che si sentono all’opposizione della Giunta Comunale e che chiedono rappresentanza.

Non ci piace parlare di “ultima chiamata”, questo linguaggio lo lasciamo al sindaco, ma crediamo che i tempi siano maturi per una reazione che chiuda definitivamente il balletto dei ricatti e delle sceneggiate.

Come abbiamo visto, nei giorni scorsi, sulla questione ATM, gli ultimatum del Sindaco sono solo strumentali e mai legati a fatti concreti. La questione è politica.

De Luca vuole una “sua” maggioranza per realizzare il “suo” programma. Chi è d’accordo esca allo scoperto. Lasci le proprie appartenenze politiche e prosegua il proprio cammino nel “Gruppo De Luca”.

Se il Sindaco ha fallito – come ha  scritto l’on. Pietro  Navarra –  non ci sono alternative: inutile abboccare a offerte di dialogo che sappiamo tutti essere farlocche. Si lavori dando voce all’opposizione con rigore e responsabilità.

Perché a differenza di quello che afferma De Luca, essere all’opposizione non significa essere contro la città, non significa non avere a cuore gli interessi della comunità. Contrapporsi ad un’Amministrazione significa avere valori diversi, una visione e un programma alternativi con i quali si immagina di costruire un’alternativa che si candida a guidare la città in maniera alternativa.

 

Domenico Siracusano

Segretario Provinciale Articolo UNO