
E’ stata quasi del 90 per cento, con punte del 100 su alcune navi, l’adesione allo sciopero dei lavoratori di Caronte & Tourist Isole Minori che si è svolto dalle ore 6 del 21 luglio alle ore 05.59 di ieri.
“Auspichiamo un ravvedimento operoso della Società Caronte & Tourist Isole Minori, l’alta percentuale di adesione allo sciopero dei lavoratori impone alla società dello stretto un cambio di passo sui temi che sono al centro della vertenza, le cosiddette liste e il vitto a bordo”, commentano i segretari generali regionali Alessandro Grasso Filt Cgil, Dionisio Giordano Fit Cisl e Katia Di Cristina Uiltrasporti Sicilia che ribadiscono: “il successo dello sciopero non era scontato, sono 9 i mesi di vertenza e in tutto questo tempo le nostre organizzazioni sindacali, unitamente ai lavoratori, sono state impegnate in assemblee e scioperi.
Auspichiamo che la società CTIM riapra il confronto con proposte che non mortifichino i lavoratori, d’altronde il tavolo ministeriale per la rivisitazione della convenzione SNS è stato avviato grazie all’azione di pungolo delle nostre strutture nazionali, su nostra sollecitazione”. I tre sindacalisti aggiungono, “la Regione siciliana è il grande assente, dopo l’incontro al Ministro delle Infrastrutture del mese di aprile e gli annunci trionfalistici del Presidente della Regione sulla rivisitazione della convenzione SNS per i collegamenti tra la Sicilia e le isole minori, di fatto non è cambiato nulla”. Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti concludono, “se continueremo a registrare il silenzio della società e se l’annunciata rivisitazione della convenzione SNS non si dovesse concretizzare, andremo avanti con la nostra azione di protesta con una nuova proclamazione di sciopero nei confronti di Caronte & Tourist Isole Minori e sit in dei lavoratori della stessa compagnia e di Liberty Lines davanti il palazzo del governo regionale”.