Mangia e Cambia 2025 a Messina, il cibo diventa voce di pace

Dal 28 al 30 novembre, Messina torna a essere capitale del pensiero e del gusto consapevole con Mangia e Cambia, la manifestazione promossa da Slow Food Messina e Messina Food Policy, con la partecipazione di Slow Food Italia, che ogni anno mette a tavola idee, persone e sapori per riflettere sul mondo in cui viviamo.

Il tema scelto per questa edizione, “Cibo per (R)Esistere”, è un invito a guardare oltre il piatto: a pensare al cibo come diritto, come linguaggio universale, come spazio di pace.

«Non possiamo celebrare il cibo senza vedere cosa accade nel mondo – spiega Nino Mostaccio, presidente di Slow Food Messina –. Non possiamo parlare di nutrizione e giustizia e ignorare chi ancora oggi muore di fame non per carestia, ma per scelta politica. Quest’anno Mangia e Cambia vuole essere un grido contro l’uso del cibo come arma, e al tempo stesso un racconto delle tante resistenze che, nel mondo, si esprimono attraverso la semina, la cura, la cucina».

Parole forti, che trovano eco in un programma denso e appassionato, capace di unire riflessione, convivialità e impegno civile. Perché – come aggiunge Mostaccio – «non è in gioco una posizione politica, ma l’idea stessa di umanità».

Quest’anno più che mai, Mangia e Cambia fa di Messina un ponte tra popoli e culture. Dalla tavola alla parola, dal seme alla solidarietà, la città diventa luogo d’incontro dove il cibo torna a essere ciò che è sempre stato: un gesto di cura, di relazione, di umanità.

Una manifestazione che unisce pensiero e convivialità, Mangia e Cambia 2025 attraversa i luoghi più simbolici di Messina – dall’Università alla Cripta del Duomo, dal Comune fino alla Chiesa di San Tommaso il Vecchio – trasformando la città in un grande laboratorio del pensiero gastronomico contemporaneo, per concludersi nel Salone della Borsa della Camera di Commercio dove ben 17 comunità residenti a Messina, dall’Albania all’Etiopia, dalla Palestina alle Filippine, passando per Ucraina e Bangladesh, proporranno una straordinaria cena contaminata e contaminante.

Perché «il cibo non è solo nutrimento – ricorda Mostaccio – è la forma più antica di linguaggio che abbiamo. E anche quella più universale. In un tempo in cui il cibo è spesso simbolo di privilegio o consumo, Mangia e Cambia lo restituisce alla sua dimensione originaria: quella di strumento di relazione, linguaggio di speranza, modo per dire “noi esistiamo”. Ne discuteremo insieme ad autorevoli ospiti tra cui Edward Mukiibi, presidente di Slow Food, Francesco Sottile, vicepresidente Slow Food Italia, Luisa Morgantini, di Assopace Palestina, Abderrahmane Amajou, presidente di ActionAid Italia, la scrittrice Fidaa Abuhamdiya e molti altri».

Il programma fitto e vibrante alterna talk, mostre, tavole rotonde e cene collettive, che attraverseranno la città e il suo mare per ribadire un messaggio semplice ma rivoluzionario: il cibo può ancora costruire pace, dignità e relazioni.