
La mia città è cattiva, troppo cinica per conoscere la pietà. I social il suo occhio malvagio. Lo abbiamo capito sulla nostra pelle, poveracci fuori di testa, che ancora protestiamo contro il Sistema.
Messina la città del Ponte e della menzogna. Dove per campare il popolo mangia “pane e munnizza”. Siamo un piccolo museo di storia del crimine con tanto di encomi alla memoria. Forse nessuno si farebbe male se non ci fossero degli uomini fuori di testa che scrivono quel che accade. I fatti che denunziano sono gravi e sotto gli occhi di tutti. Sono lì in vista.
Minacce? Violenze? Corruzione?
No, a Messina, con l’affare Ponte all’orizzonte ci sono molti modi per far fuori una persona per le sue idee o per le sue posizioni o per il suo modo di essere, che non sia piantarle una pallottola al petto.
Naturalmente, le analisi sulle infamità giornalistiche sono un tantino sommarie. Ammesso e non concesso che il messinese medio sia un poco fesso, qualche colpa ce l’avrà anche lui, mica solo i politici e i potenti dello Stretto. Nel bene e nel male sono loro a decidere chi fa carriera e chi no.
La legge con gli avversari si applica, con gli amici, si interpreta, aveva sentenziato un grande statista come Giolitti.
Niente pallottole
Gente che subisce mobbing sul posto di lavoro, che viene esclusa in silenzio dalle amicizie o che diventa vittima di calunnie infondate. Tutti atteggiamenti finalizzati a zittirla o depotenziarla. Tra i tanti primati che ci vantiamo da annoverare siamo, credo, il luogo, il territorio dove si praticano, con metodo industriale, questi delitti. Si tratta con i delinquenti, in attesa di catturarli perché non farlo con le imprese e i lobbisti?. Hai voglia a raccontare certe storie, a mettere in risalto certe porcherie che con la buona politica, il corretto uso della giustizia e via discorrendo, hanno poco da spartire. E di fatto il riscatto morale è utopia. E’ duro dirlo ma la storia insegna che liberarsi dalla piaga della mazzetta, della raccomandazione, della corruzione, dopo averli legittimati per decenni, non è certamente facile e non è mai stato indolore.
Ripeto, ci sono molti modi per uccidere. A Messina sono tempi bui. Accade ogni giorno sotto i nostri occhi, in modo più subdolo di una plateale esecuzione.
Nel bene e nel male è la città del Ponte, signori.