L’INDIGNATO: L’AFFARE AUTOSTRADE SICILIANE E LO SCARICA BARILE

MESSINA, 2 febbraio 2023: TURBATO UN APPALTO PUBBLICO ATTINENTE LA SICUREZZA STRADALE. LA DIA ESEGUE 4 MISURE CAUTELARI PERSONALI.

CAVOLO, SEMBRA UNA NOTIZIA DI 30 ANNI FA… Per quelli senza memoria…
“Dopo Milano anche il pool Mani pulite della Procura di Messina ha messo gli occhi sugli appalti miliardari gestiti dai consorzi autostradali siciliani della A-18 Messina-Catania e della A-20 Messina-Palermo. Dieci informazioni di garanzia sono state firmate dai sostituti Angelo Giorgianni e Vincenzo Romano nei confronti di alcuni componenti dei consigli d’amministrazione e di funzionari dei consorzi, nonché dei titolari di alcune imprese che si sarebbero irregolarmente giudicate gli appalti a partire dal 1980”.
Se diamo uno sguardo al mappamondo politico – giudiziario ci rendiamo conto che molti sono i processi tuttora accesi (forse mai si spegneranno) a noi dattorno. Sono probabilmente conflitti eterni: fra giovani e vecchi cronisti, fra uomini e donne della politica, fra alti e bassi gerarchi, fra magri e grassi funzionari pubblici. Ma il confronto più antico, ormai cronico, è quello fra giustizia e mondo degli affari. Fermo restando – beninteso – che i giudici hanno sempre ragione, i cronisti di un tempo, sempre torto. Dice il cane da guardia del Palazzo: non c’intenderemo mai. Noialtri giornalisti dobbiamo tener presenti molte inchieste, spesso a qualcuno sfugge. E così il furbetto di turno ne approfitta. Poi, di questi tempi, tra covid, aumento dell’energia e il caro benzina, la gente ha altro a cui pensare. Saremo mai noi poveri cronisti di un tempo, in grado di capirlo? I tempi sono quel che sono. L’ho detto e lo confermo. Ma quelli che oggi dovrebbero vigilare son disinformati. Però anche smemorati e ciechi, a volte. Per questo, credo, che non sono mai stati visti di buon occhio coloro che negli anni passati denunciavano i progetti e la realizzazione di strade e autostrade. Oggi l’estremo pericolo è che il rilancio della “politica delle opere pubbliche” in soccorso dell’occupazione diventi l’alibi per il rilancio più o meno mascherato di tangentocrazia, concussione e corruzione
INSOMMA NON E’ CAMBIATO POI MOLTO L’ANDAZZO: SI CONTINUA A FREGARE LA COMUNITA’!!!