Troppa ignavia e gente che sta serate sane al bar pagando drink a equo canone … e sparando cazzate formidabili.
(Nino Sergi)
Messina – Strade principali, sottopassaggi e corsia del tram, completamente allagati. Tombini saltati con fuoriuscita di acque nere, buche e voragini che si aprono improvvisamente nelle strade cittadine inghiottendo i mezzi in transito.
Messina, affoga nei marasmi di una viabilità compromessa, caotica e insicura, grazie anche alle scelte di una amministrazione che ha preferito impiegare milioni di €uro nella realizzazione di opere, certamente non di primaria necessità, trascurando tutto il resto. Ma non crediate che questa sia una situazione che riguarda solo la nostra città. In tutte le città italiane questo tipo di “disastri” sono diventati “normali emergenze”, non eventi straordinari, e il perché va ricercato soprattutto sulla mancata e cattiva gestione, manutenzione e cura del territorio. La “favola” del cambiamento climatico, non regge più. Tutte le cose di questa città si dividono in due categorie, quelle che dipendono da noi e quelle che non dipendono da noi.
E volete sapere come il Governo attuale ha inteso porvi rimedio? La Camera ha dato il via libera al decreto legge che obbliga tutte le aziende italiane ad assicurarsi contro le catastrofi naturali, sottoscrivendo a proprie spese una polizza che le protegga dai danni causati da eventi come terremoti o alluvioni.
Che tradotto vuol dire, arrangiatevi. Non c’è mai un mecenate che sia al di fuori degli affari!
Stanno dichiarando, che non sono più in grado di tutelare e mettere in sicurezza il territorio dal dissesto idrogeologico, e le aziende e le persone, dai danni eventualmente causati da temporali e altri eventi atmosferici. Quindi si impone un’assicurazione, scaricando “more solito”, tutto sui cittadini. Così, dopo le banche e le aziende produttrici di armi, abbiamo assicurato un extra profitto per i prossimi decenni anche alle assicurazioni!
Ringraziamo il Governo, la €U e persino i sindaci delle nostre città, che se ne lavano le mani, badando bene a rimanere ben ancorati alle loro poltrone, nonostante le scellerate scelte che sono e rimangono politiche.
P.s. Ma se uno rema un po’ controcorrente perché deve per forza stare sulle scatole a tutti?