L’AVESSE DETTO: EBBENE SI’, SBATTIAMO LA NOTIZIA IN PRIMA PAGINA

Mi fa sorridere questa notizia dei “soldi del ministero per zittire giornalisti”. La vicenda svelata dal Fatto del consigliere del Ministero Giuli che per “ammorbidire” i giornalisti più critici verso la sottosegretaria Lucia Borgonzoni e la presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia offriva loro compensi per moderare festival finanziati dal Ministero stesso.
Non mi sembra che questa pratica non sia in voga anche in Sicilia… Come poter dimenticare le interviste fatte a certe persone, a questi personaggi e le risposte da loro fornite…?
Pagine di storia del giornalismo. E dunque dovremmo – senza ipocrisia – farci domande precise: sono indipendenti i giornalisti? Sono attendibili i giornali? Sono chiari onesti precisi i giornali? E che rapporti hanno con il potere reale e con il Potere legale? Con la Magistratura? Con i centri di potere economico? Con la Televisione? E tutti quei premi, dibattiti da moderare, partecipare, applaudire? Per non parlare della foga che mettono nel tentativo di difendere la proprietà, la struttura, il potere: assomiglia molto a quella con cui gli inglesi difendevano il loro impero. Cambiano le prospettive, le dinamiche intorno al tavolo e loro continuano a trovare discretamente inopportune le istanze di libertà e diritti dei cittadini. Nei limiti del paradosso la situazione del nostro Sistema Messina non è molto diversa. Ora che stiamo facendo la “città delle meraviglie” forse è tempo ci si rassegni anche noi a essere uguali agli altri. Si tratta di portare a casa la pagnotta, in fondo.
Gran lezione di giornalismo prendersela con Fabio Longo, titolare di un contratto “fantasma” (lo scrive il Fatto quotidiano) come collaboratore al Dipartimento per le attività culturali e di altri proprio a Cinecittà.
Non ci avevamo mai pensato; non in questi termini. Cominceremo a pensarci: che non sia questa la soluzione di tutti i nostri problemi?