
Messina – Aderiamo con convinzione e parteciperemo con un nostro spezzone al ๐๐ข๐ฅ๐ง๐๐ข ๐ก๐ข ๐ฃ๐ข๐ก๐ง๐ di sabato ๐ญ๐ฎ ๐ฎ๐ด๐ผ๐๐๐ผ ๐ฎ๐ฌ๐ฎ๐ฏ ore ๐ญ๐ด:๐ฌ๐ฌ che da piazza Cairoli (ME) raggiungerร il piazzale antistante il Comune di Messina.
Dopo la mobilitazione del 17 giugno scorso che ha visto la presenza di migliaia di cittadini e cittadine, il corteo del 12 รจ un altro passaggio fondamentale per impedire la costruzione di unโopera inutile, dannosa per il territorio e con la quale hanno giร cominciato a sperperare milioni di euro.
Il provvedimento del Governo Meloni e del Ministro Salvini che toglie il tetto (di 240.000 โฌ lโanno!!!) agli stipendi dei manager della Societร che dovrebbe gestire la costruzione del ponte รจ un segno inequivocabile che, come รจ sempre stato, il ponte sarร la mangiatoia per politici, manager senza scrupoli, (im)prenditori in grado di fare impresa solo con i sussidi pubblici, mafie e corruttele giร scese in campo per spartirsi il loro pezzo di torta che pagheremo interamente noi cittadini.
Una torta prevista di circa 14 miliardi di euro destinati sicuramente ad aumentare, considerati gli andamenti degli appalti pubblici, e che saranno sottratti inevitabilmente ad altri investimenti molto piรน importanti ed utili, come la messa in sicurezza dei territori da alluvioni, incendi, erosione delle coste, gestione sostenibile dellโambiente, e dalle opere effettivamente necessarie per la mobilitร in Sicilia e in Calabria dove ci sono strade e ferrovie lasciate allo sfacelo e con tempi di percorrenza vergognosi.
In treno, da Siracusa a Trapani occorrono circa 11 ore, da Catania circa 9 ore e da Messina, probabilmente anche dopo aver speso i 14 miliardi di euro, le ore sono circa 8. Del resto, la legge sullโAutonomia Differenziata parla chiaro, la solidarietร tra territori ricchi e poveri รจ finita, e il Sud sarร fortemente penalizzato e le risorse previste per il Ponte saranno una partita di giro gestite da imprese del Nord.
Il Ponte, perciรฒ, lungi dellโessere unโopera creatrice di sviluppo, sarร un buco nero che devasterร sia ambientalmente, con la distruzione dellโecosistema dello stretto, sia economicamente con lโinvasivitร devastatrice dei cantieri i territori coinvolti, che sostanzialmente perderanno gli introiti derivanti dal turismo e saranno completamente scavalcati nelle decisioni piรน importanti che riguarderanno lโopera, come giร accade con i Comuni di Messina e Villa San Giovanni.
Insomma, il 12 sarร importante mobilitarsi per impedire la costruzione di unโopera inutile e dannosa e, soprattutto, per ribadire che รจ possibile realizzare unโaltra idea di gestione dei territori e di sviluppo basato sulla valorizzazione delle risorse ambientali e non sulla loro devastazione, sui processi democratici dal basso e non sulle imposizioni dallโalto, sul destinare le risorse economiche in opere utili e a vantaggio delle comunitร coinvolte e non a servizi della speculazione e dei profitti.
Il 12 quindi รจ fondamentale scendere in piazza e levare alta la voce per il nostro futuro e quello della nostra terra, contro i nuovi barbari che rischiano di trasformare uno dei luoghi piรน belli della Sicilia e dellโItalia in un deserto di polvere e cemento.
Alessandra Cappello,ย responsabile regionale Ambiente
Nicola Candido,ย Segretario regionale della Sicilia
Partito della Rifondazione Comunista – Unione Popolare