IL GIARDINO DEGLI ANGELI

“Denominazione del giardino antistante la Prefettura di Messina, privo di toponimo, in “Giardino degli angeli – in memoria di Francesco Filippo e Raniero”…

Oggi ricorre il secondo anniversario della tragica perdita dei piccoli Francesco Filippo e Raniero Messina, sorpresi durante la notte da un improvviso incendio della loro abitazione.

 

L’evento, così funesto, ha commosso l’intera cittadinanza che si è stretta in un unico grande abbraccio alla famiglia Messina, adottando i fratellini prematuramente scomparsi con l’amorevole vezzeggiativo di “angeli”.

 

La tragedia di per se tale per le modalità e la tenera età delle vittime, è stata resa ulteriormente struggente dal disperato sforzo di Francesco Filippo che, prima di essere costretto alla resa, ha tentato di porre in salvo il fratellino più piccolo.

 

Ecco perché la sciagura è divenuta simbolo di eroismo ed amore fraterno, iscrivendosi indelebilmente nel cuore e nel ricordo dei messinesi.

 

Per tale ragione, immaginando di interpretare un comune e diffuso sentimento collettivo, ho preparato una proposta di delibera, già condivisa con tutti i colleghi, da sottoporre al vaglio del Consiglio Comunale per denominare il giardino antistante la Prefettura di Messina, attualmente privo di toponimo,  “il giardino degli Angeli – in memoria di Francesco Filippo e Raniero -.

E’ un luogo che rappresenta simbolicamente la Città di Messina, posizionato sotto la statua di Nettuno dinanzi alla stele della Madonna della Lettera, protettrice della città, laddove l’eternità del mare si mischia alla luce del sole.

 

Sono certo che, dopo il voto dell’aula, l’Amministrazione inoltrerà la richiesta alla Prefettura a cui spetta il nulla osta definitivo affinché, il ricordo di quel tragico evento, della memoria dell’eroismo e della nobiltà del gesto di questi due figli della Città possa perpetuare nel tempo, come esempio di virtù e di coraggio per tutte le generazioni dei messinesi, anche in segno di vicinanza e solidarietà sincera alla famiglia perché l’amore di una comunità possa almeno lenire il loro dolore, e lo strazio lasci spazio al conforto di un ricordo amorevole, collettivo e perenne.

Massimo Rizzo – Consigliere comunale Messina