Il caso: Ingiusti atti persecutori nei confronti del Coordinatore Provinciale UILFPL Area Medica e Veterinaria ASP di Messina Mario Salvatore Macrì

AI Segretari Generali UIL e UILFPL, Uff. Ispettivo e Probiviri –  I sottoscritti dirigenti medici, iscritti alla UILFPL, con la presente anche nella qualità e in rappresentanza di altri associati rappresentano l’assurda situazione ingenerata dal Segretario Generale della UILFPL di Messina dr. Giuseppe Calapai, che con accuse, false e artatamente costruite contro il dott. Mario Salvatore Macrì, ha posto in essere quello che si ritiene un chiaro, malevolo tentativo d’estrometterlo dall’Organizzazione Sindacale.

Tale situazione, di fatto, ha comportato il blocco di importantissime iniziative sindacali anche urgenti già avviate e da avviare, nell’interesse e tutela sia di singoli iscritti sia di tutti i lavoratori, creando un danno gravissimo sia per l’attività sindacale che per noi che ci siamo sempre battuti al fine di vigilare sulla legittimità delle azioni della controparte.
I fatti:
Il primo atto formale di ostilità nei confronti del nostro Coordinatore Provinciale dell’Area Medica e Veterinaria M.S. Macrì, già nota alla Segreteria Regionale, porta la data del 19 aprile 2020. Il Segretario Generale di Messina accusa ingiustamente il dott. M.S. Macrì di avere espresso in una riunione sindacale presso l’IRCCS Neurolesi, a cui era stato formalmente delegato a partecipare dal dr. G. Calapai, affermazioni che avrebbero causato “rimostranze” e che avrebbero potuto determinare “cancellazioni di nostri iscritti”.
Orbene, a quella riunione il dott. M.S. Macrì partecipò solo e soltanto su precisa delega del Segretario Generale di Messina e in sua vece. Egli altro non fece che rappresentare quanto indicatogli espressamente dal dr. G. Calapai. Niente di più, niente di meno.
Di fatto, dinnanzi a una semplice e ipotetica minaccia fatta da un Dirigente Medico, peraltro non iscritto alla UILFPL, oggetto anche lui delle critiche mosse dal dott. M.S. Macrì, è stata paventata la cancellazione di una ventina di iscritti. In conseguenza di ciò, il dr. G. Calapai ha inviato una missiva indirizzata a tutti gli Organismi Provinciali e Regionali UIL, censurando ingiustamente il dott. M.S. Macrì.
La nota, che comunque avrebbe dovuto rimanere interna all’Organizzazione, è stata diffusa non solo tra gli iscritti ma anche tra le altre Organizzazioni Sindacali. Tra queste ultime la CISL FP coglieva l’occasione per attaccare pesantemente la UILFPL e il Segretario Generale senza che questi abbia in tale occasione, incomprensibilmente, in alcun modo accennato a una difesa dell’Organizzazione.
Che la censura sia stata pretestuosa appare evidente da due successive note del Segretario Generale indirizzate all’IRCCS Neurolesi che confermano di fatto le rimostranze espresse dal dott. M.S. Macrì. Da quel momento, il dr. G. Calapai ha limitato l’autonomia del dott. M.S. Macrì, bocciando (tranne che, in una occasione) tutte le iniziative, sempre giuste e corrette e sempre da noi condivise, frustrando ogni istanza e paralizzando di fatto l’attività sindacale dell’Area Medica e Veterinaria.
L’azione più squallida, il dr. G. Calapai, l’ha compiuta il 24 giugno u.s., quando in una nota spedita al Direttore Generale dell’ASP di Messina, dott. P. La Paglia, prendeva le distanze e formalmente dissentiva, fra l’altro ancora una volta delegittimandolo, dai contenuti dell’ultima nota scritta all’ASP dal dott. M.S. Macrì, che correttamente invitava il Direttore Generale dell’ASP a comportamenti improntati al rispetto di normative contrattuali e regolamenti aziendali vigenti. Peccato per il dott. G. Calapai che il giorno dopo, l’Ispettorato della Presidenza del Consiglio, con una dura reprimenda, costringeva il Direttore Generale dell’ASP di Messina a rientrare nell’alveo della legalità indicata dal
nostro Coordinatore Provinciale, riconoscendo in pieno i fatti denunciati dal dott. M.S. Macrì.
Il dr. G. Calapai di fatto anche in questo frangente, ha dimostrato di non essere più in grado di assolvere al ruolo che ricopre nella UILFPL, creando un ulteriore disorientamento tra gli iscritti. Cosa ispirò il dr. G. Calapai quando scrisse quella nota, a noi non è dato sapere. In ogni caso, ha fatto fare davvero una brutta figura alla UILFPL mostrando debolezza e incapacità a valutare correttamente leggi, norme, direttive
e CCNL, impedendo di fatto la tutela dei diritti degli iscritti.
In ultimo, la sospensione del dott. M.S. Macrì nasce da uno squallido pretesto. Il dr. G. Calapai con false accuse utilizza artatamente una delle varie BOZZE di una nota, inserita nella chat dell’Area Medica e Veterinaria con intento democratico affinché tutti gli iscritti potessero esprimere il loro parere, e sempre precisando, in modo chiaro e comprensibile a tutti, che doveva ancora essere sottoposta alla valutazione e approvazione del Segretario Generale.
Si precisa che la “bozza” della nota, predisposta su richiesta esplicita degli iscritti dal dott. Emilio Cortese non fu mai stata trasmessa ad alcun destinatario bensì inviata, dallo stesso, al Segretario Generale per eventuale sua condivisione e firma. Il dr. G. Calapai che fosse solo una bozza, lo sapeva bene quando intenzionalmente ha deciso di “sospendere” il dott. M.S. Macrì con effetto immediato dall’incarico di Coordinatore Provinciale dell’Area Medica e Veterinaria, e tutto ciò è facilmente dimostrabile.
Fatto ancor più grave, la decisione della sospensione, come risulta dal documento dell’1 luglio u.s., inviatoVI per conoscenza, sarebbe stata presa “telefonicamente” dalla Segreteria Provinciale della UILFPL, lasciando a Voi intendere che ci fosse stata una regolare convocazione, come da Statuto, di tutti i Componenti e, fatto ancora più grave, una votazione all’unanimità con la verbalizzazione della riunione della Segreteria Provinciale e una delibera formalmente approvata. Nulla di ciò sembra sia avvenuto!
Lo statuto:
Abbiamo riletto con attenzione lo Statuto della UILFPL e, con sollievo abbiamo avuto la conferma che siamo una Organizzazione democratica. Da nessuna parte nello Statuto si suggeriscono atteggiamenti autoritari e arbitrari. Inoltre, non abbiamo trovato nulla che ci induca a ritenere che il dott. M.S. Macrì abbia violato lo Statuto. Al contrario, il dr. G. Calapai si trova in palese e grave violazione dell’art. 76 (limiti di età e del mandato) in quanto ad oggi ha superato non solo il limite dei tre mandati ma anche il divieto di essere eletto alla carica di Segretario Generale per chi come lui, al momento dell’elezione abbia superato il limite di età per il collocamento in pensione di vecchiaia. Fatto inaccettabile sotto ogni punto di vista.
Inoltre, il dr. G. Calapai ai sensi dell’art. 77 dello Statuto avrebbe, da tempo, dovuto essere dichiarato decaduto automaticamente non essendo in regola con l’iscrizione alla UILFPL, in quanto pensionato. A noi risulta che nella UILFPL valgono principi democratici dove, nel rispetto delle linee d’indirizzo politico della Segreteria Nazionale Confederale, le scelte politiche sono il risultato di un civile confronto tra la base e i suoi rappresentanti coordinate dalle diverse segreterie. I danni che il dr. G. Calapai sta causando alla Organizzazione Sindacale sono enormi, e per questo motivo siamo costretti a richiedere di intervenire per restituire serenità e legittimità a noi iscritti.
In conclusione gli scriventi chiedono:
a) che sia accertata e dichiarata la nullità della sospensione del dott. M.S. Macrì, perché fondata su accuse pretestuose e insussistenti e proceduralmente scorretta, con suo immediato reintegro nelle funzioni di Coordinatore Provinciale dell’Area Medica e Veterinaria di Messina e che ne sia data comunicazione scritta sia a tutti gli Enti sanitari della provincia di Messina dove, ignobilmente è stato delegittimato, sia agli iscritti.
b) che il dr. G. Calapai, sia dichiarato decaduto ai sensi degli artt. 76 e 77 dello Statuto UILFPL. Sottolineiamo, infine, le notevoli capacità del dr. M.S. Macrì, difficilmente ritrovabili in altri sindacalisti, la sua onestà intellettuale, correttezza, coraggio e incorruttibilità. Per noi e per coloro che rappresentiamo (e non sono certamente pochi) una risorsa preziosa della quale non intendiamo fare a meno. Ai fini del rispetto del D.Lgs. 196/2003 (“Codice della privacy”) e regolamento EU 2016/679 sulla tutela dei dati personali, le informazioni contenute in questo documento, ed i suoi allegati, sono riservate all’uso esclusivo dei destinatari e solo e soltanto per le finalità dello stesso. Nel caso in cui il messaggio venga ricevuto da una persona estranea, il ricevente è tenuto ad informare immediatamente il mittente e a distruggere il documento stesso ed eventuali suoi allegati. La distribuzione, modifica, copia o divulgazione dello stesso è assolutamente proibita, e gli abusi tanto del messaggio che dei suoi allegati saranno immediatamente perseguiti ai sensi della normativa vigente e in ogni sede prevista.