I COMPLICI DI HAMAS

Da qualche anno seguo Gatestone.org, un interessante report quotidiano online, che pubblica articoli di geopolitica, perlopiù appartenenti al Medio Oriente. Il 30 dicembre scorso tradotto da Angelita La Spada è stato pubblicato un ampio studio di Robert Williams, “L’ONU e Hamas: complici nel crimine”, in lingua originale inglese: “Un and Hamas: Partners in Crime”.

Lo studio sostanzialmente sostiene che i terroristi di Hamas, che hanno invaso il sud di Israele, massacrando almeno 1200 persone e rapendo altri 240 israeliani, per quanto riguarda la propaganda non ufficiale sono sostenuti addirittura dalle Nazioni Unite.

Lo scopo principale della campagna di propaganda, oltre a denigrare Israele, sembra essere quello di esercitare una schiacciante pressione internazionale su Israele affinché accetti un cessate il fuoco a tempo indeterminato, che darà ad Hamas il tempo necessario per riorganizzarsi e ricostituirsi al fine di continuare le sue attività terroristiche ed evitare di essere eliminata dalle Forze di Difesa Israeliane (IDF)”.

Williams per accreditare la sua tesi scrive che è importante sapere che “l’ONU, attraverso la propria agenzia per il Soccorso e l’Occupazione dei profughi palestinesi (UNRWA), si è talmente fusa con Hamas nella Striscia di Gaza che può essere difficile fare una distinzione significativa tra le due organizzazioni”. Infatti, il 7 ottobre, mentre Hamas massacrava i civili in Israele, dipendenti dell’UNRWA festeggiavano a Gaza. UN Watch ha scritto in un report il mese scorso:

“Non appena si è diffusa la notizia dell’orribile massacro, trasmesso in diretta streaming sui social media da alcuni terroristi, lo staff dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’Occupazione (UNRWA) ha immediatamente celebrato e giustificato l’evento su Facebook (…) L’UNRWA è stata un terreno fertile per i terroristi palestinesi fin dai suoi primi giorni (…) Gli autori del massacro olimpico di Monaco del 1972, in cui furono assassinati 11 atleti israeliani (…) quasi tutti furono allevati ed istruiti presso le scuole dell’UNRWA. (…) Allo stesso modo, Mohammed Deif, leader delle Brigate al-Qassam di Hamas, la mente del massacro del 7 ottobre, ha studiato in una scuola dell’UNRWA”.

Intanto secondo l’Associated Press: “Dal 2014 al 2020, le agenzie delle Nazioni Unite hanno speso quasi 4,5 miliardi di dollari a Gaza, di cui 600 milioni solo nel 2020. Oltre l’80 per cento di questi finanziamenti viene incanalato attraverso l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, che costituiscono i tre quarti della popolazione di Gaza. Circa 280 mila bambini a Gaza frequentano le scuole gestite dall’UNRWA, che fornisce anche servizi sanitari e aiuti alimentari”.

Per lo studioso americano, “Le Nazioni Unite, attraverso l’UNRWA a Gaza, probabilmente sanno tutto ciò che accade lì, compresa l’esistenza dell’infrastruttura terroristica dei tunnel sotterranei di Hamas e l’utilizzo di ospedali e ambulanze. Eppure, durante tutta questa guerra, le Nazioni Unite non hanno fatto altro che fingere “orrore e sconcerto” per le opportune misure prese da parte di Israele contro i terroristi di Hamas radicati nella società civile di Gaza. Come ha rilevato il direttore esecutivo di UN Watch, Hillel Neuer:

“‘L’ONU ha 13 mila dipendenti nella piccola Gaza. Sanno perfettamente cosa sta succedendo. (…) Erano tutti a conoscenza del fatto che l’infrastruttura del terrore di Hamas si trovava nel complesso ospedaliero, che Israele non avrebbe attaccato. Hanno mentito al mondo per 16 anni, dipingendo Israele come il male per eccellenza”.

Ancora Williams è convinto che l’ONU, non si è preoccupato di analizzare

attentamente ciò che è accaduto durante il massacro del 7 ottobre: gli stupri di massa, le orribili torture, gli omicidi spietati e i rapimenti”. In pratica si constata un silenzio preoccupante. Pertanto,“L’ONU invoca il diritto umanitario internazionale, che Hamas, e non Israele, sta violando, costruendo installazioni militari in spazi civili protetti (che, se utilizzati per scopi militari, diventano non protetti) e utilizzando i civili come scudi umani. Dal canto loro, le Nazioni Unite non chiedono mai ad Hamas di smettere di usare i propri civili come scudi umani per proteggere le sue armi e di mostrare i bambini morti alle telecamere, per lasciare intendere che la loro morte sia colpa di Israele”.

A questo punto Williams domanda, per quale motivo, “ai civili di Gaza non è consentito di trovare riparo dai bombardamenti aerei nei 300 km di tunnel sotterranei di Hamas? Perché le Forze di Difesa Israeliane hanno dovuto proteggere i gazawi in fuga verso sud per salvarsi la vita, come Israele li aveva avvertiti di fare, mentre Hamas cercava con la minaccia delle armi di impedire loro di andarsene?”.

In questa guerra, emergono alcuni incresciosi interrogativi, che riguardano le operazioni militari israeliane a Gaza e le azioni di Hamas. Alla fine si cerca sempre di  attribuirne la colpa a Israele, come nel caso del bombardamento del 17 ottobre dell’ospedale di Al-Ahli di Gaza, subito è stato incolpato Israele. Successivamente si è appurato che l’esplosione al complesso ospedaliero è stata causata da un razzo difettoso puntato verso Israele e lanciato dalla Jihad Islamica Palestinese.

L’uso militare illegale di ospedali, scuole e di altri siti civili da parte di Hamas è stato denunciato per la prima volta anni fa, anche l’ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton ne parlò nel 2016. “Quando Hamas decide di lanciare razzi contro Israele, si infila negli ospedali e nelle scuole”, affermò l’ex inquilino della Casa Bianca.

Nel 2019, la NATO pubblicò un report, in cui asseriva senza mezzi termini:

“Hamas, un gruppo militante islamico e autorità di fatto al governo della Striscia di Gaza, utilizza scudi umani nei conflitti con Israele dal 2007”.

La logica della strategia degli scudi umani favorisce essenzialmente Hamas e non Israele che deve limitarsi negli attacchi militari per non essere accusato di crimini di guerra. Uno dei terroristi di Hamas che ha preso parte al massacro del 7 ottobre degli israeliani, nel corso di un interrogatorio ha detto che Al-Qassam [l’ala militare di Hamas] ha le proprie ambulanze, simili a quelle delle ambulanze civili, pertanto, non destano sospetti e non vengono bombardate da Israele. E’ evidente che le ambulanze vengono usate, per evacuare combattenti, comandanti e agenti.

Addirittura pare che il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus, che ha nascosto informazioni in merito alla trasmissibilità della pandemia di Covid-19 in Cina ha tempestivamente criticato aspramente Israele, perché ha pubblicato le prove dell’esistenza di un centro di comando militare di Hamas sotto l’ospedale Al-Shifa, Questi funzionari ONU cercano di nascondere il “segreto di Pulcinella”, medici e giornalisti stranieri erano a conoscenza da anni che nell’ospedale c’era una base di Hamas. Sia un medico britannico e italiano, di recente hanno dichiarato che nell’ospedale esisteva una parte che non bisognava avvicinarsi, perché si rischiava di essere colpiti. Hanno confermato che nel sotterraneo c’era una base militare di Hamas.

Per Williams è probabile che “le Nazioni Unite, con i loro mila dipendenti a Gaza, sapessero, così come gli infermieri e i medici dell’ospedale Al-Shifa, che gli ostaggi israeliani erano tenuti nella struttura. Israele ha di recente rivelato che i terroristi di Hamas hanno condotto gli ostaggi lì il 7 ottobre in pieno giorno, con il personale sanitario che ha addirittura tenuto aperte le porte ai terroristi”.

 A cura di BONVEGNA DOMENICO