GIANDOMENICO LA FAUCI, MIRKO CANTELLO & NELLO PERGOLIZZI: BOTTA E RISPOSTA SUL PONTE DELLO STRETTO

Messina – «Un chiarimento è d’obbligo. In riferimento alla lettera inviata dal presidente del Consiglio Comunale, Sebastiano Pergolizzi, al ministero delle Infrastrutture e alla società “Stretto di Messina” in merito ai possibili imminenti lavori per la costruzione del ponte sullo Stretto, va assolutamente specificato che il presidente Pergolizzi scriva a titolo del tutto personale e che non abbia sentito la necessità di un confronto né con i vice presidenti – redattori di questa nota – né con il membri del consiglio stesso.

 

Stessa sorte per il presidente della “Commissione Ponte”, Trischitta. Insomma, nessun partito politico presente nel civico consesso è stato interpellato e ha sottoscritto o approvato la lettera formale con cui il presidente Pergolizzi si rivolge al ministro Salvini.

 

Il contenuto della stessa, tra l’altro, riflette esclusivamente le visioni personali dell’autore e non rappresentano la posizione ufficiale o collettiva del consiglio comunale. Mentre riconosciamo l’importanza del dibattito e della discussione su un progetto di tale rilevanza, è essenziale che ogni comunicazione che pretende di rappresentare la voce di un ente collettivo sia il risultato di un accordo condiviso e formale. 

 

Invitiamo, quindi, il presidente Pergolizzi a fare chiarezza su questa distinzione nelle future comunicazioni, assicurando che le sue dichiarazioni siano esplicitamente riconosciute come personali e non come espressioni ufficiali. Il suo ruolo pretende massima attenzione e terzietà politica, almeno quando si opera a nome dell’intero consiglio. 

 

Siamo tutti consapevoli delle nuove posizione sul tema “ponte” di Cateno De Luca e del sindaco Basile – i leader del movimento di cui Pergolizzi fa parte -, cosa che non fa che aggravare il comportamento del presidente che avrebbe dovuto muoversi con delicatezza istituzionale e rilasciare note e comunicazioni ufficiali da semplice consigliere e non da portavoce, dato che tale è stato inteso da tanti. 

 

L’integrità del dibattito pubblico su progetti di tale impatto è cruciale. È imperativo che le informazioni siano trasparenti e chiaramente attribuite per evitare malintesi e per garantire che il dialogo rimanga costruttivo e informato.

 

Dobbiamo tutti impegnarci a mantenere un dialogo aperto e fruttuoso con tutte le parti interessate per garantire che tutti i punti di vista siano considerati attentamente durante la fase di pianificazione e realizzazione di infrastrutture così vitali per il nostro territorio».

 

Lo dichiarano in una nota congiunta Giandomenico La Fauci (Ora Sicilia) e Mirko Cantello (Lega).

La replica di Nello Pergolizzi 

Apprendo con stupore che due rappresentanti del consiglio comunale della nostra città, Mirko Cantello e Giandomenico La Fauci, abbiano dedicato il loro tempo prezioso a disquisire e a prendere le distanze dallo scrivente in merito alla nota inviata al Ministro Salvini e al Dott. Ciucci, in vista del previsto avvio dei lavori per la realizzazione del ponte sullo Stretto, specificando: “che il Presidente Pergolizzi scrive a titolo del tutto personale” e che non avrei sentito la necessità di un confronto con i Vicepresidenti.

In merito a queste affermazioni, confermo di non avere sentito questa necessità, non solo perché non se ne sentiva il bisogno ma soprattutto alla luce dell’art. 14 del Regolamento del Consiglio comunale e dell’art. 46 dello Statuto del Comune, che prevedono come i vice-presidenti coadiuvano il presidente e lo sostituiscono in caso di assenza o di impedimento. E certamente, non era questo il caso, vorrei ricordarlo ai due colleghi.

Lo scrivente, nella qualità di rappresentante di questo Civico Consesso, attraverso i contenuti della nota sopracitata, ha svolto con terzietà ed equilibrio il proprio ruolo, che mira ad assicurare alla cittadinanza messinese che l’intero iter di esecuzione dell’opera non presenti alcun possibile profilo di rischio dal punto di vista della sicurezza tecnica e strutturale e che pertanto, prima di avviare i cantieri, siano completamente assolti i passaggi propedeutici e ulteriori rispetto alle previsioni progettuali che sono stati messi in evidenza dagli organismi competenti; che punti quindi ad avviare i cantieri dell’opera dando precedenza alle opere c.d. “complementari”, ossia quelle che rivestirebbero grande utilità per la nostra Città e che pertanto già dalla fase di avvio dell’opera potrebbero alleviare le previste e notevoli sofferenze che essa si troverà a dover affrontare e, infine, rappresentando la necessità di rassicurare la nostra Cittadinanza sulla esclusione del rischio potenziale di carenza o insufficienza idrica durante i lavori di realizzazione dell’opera, con la richiesta di formali impegni in merito alla realizzazione di un dissalatore ad uso dei cantieri, per poi – a fine lavori – da rendere disponibile alla Città.

Sulla base di queste semplici e abbastanza ragionevoli considerazioni formulate a sola difesa della comunità messinese, rilevo come i due consiglieri, piuttosto che sollevare questioni regolamentari di poco interesse per la città se non per i pochi addetti ai lavori dei partiti e della politica, sarebbero dovuti entrare nel merito delle questioni sollevate, eventualmente contestando i temi e le proposte di quella nota, ribattendo nel merito e spiegando alla città le ragioni per le quali loro non ritengano prioritarie quelle richieste: forse non vogliono che sia fatto un calendario di lavori che rispetti le esigenze della città, o forse ritengono si debbano iniziare i lavori dell’opera senza prima aver fugato ogni dubbio tecnico, strutturale e ambientale emerso da parte di organi terzi,  o non ritengono necessario un dissalatore per mettere in sicurezza idrica la città, oppure, infine,  non sono d’accordo a che siano realizzate prioritariamente le opere “complementari” che sono effettivamente utili alla città?  Su questi spunti, però, il silenzio…

Del resto, alcuni organi di informazione locale, interpretando correttamente il senso della nota, riportano oggi come il presidente si sia fatto “interprete delle istanze della cittadinanza”.  D’altro canto, il diritto di prendere posizioni pubbliche su temi di importanza per tutta la città è proprio anche del presidente.

Sperando di aver definitivamente risolto questa strumentale polemica di sola natura politica e di poca utilità per la città, invito i consiglieri interessati a concentrare le forze e dare il proprio contributo per assicurare alla città l’attenzione che merita sulla delicata materia dei cantieri dell’opera – ponte.

Il Presidente del Consiglio Comunale

Sebastiano Pergolizzi