EMILIA BARRILE: FUORI DA FORZA ITALIA

EMILIA BARRILE LASCIA UFFICIALMENTE FORZA ITALIA: “AUTOINVESTITI VERTICI ASCOLTANO SOLO SE STESSI E NON IL TERRITORIO”.

“Una comunicazione formale che non rivela certamente un segreto, ma che ritengo sia un
passaggio dovuto rispetto al quale trovo sia essenziale dare delle spiegazioni più approfondite”,
così la Presidente del Consiglio Comunale, candidata alla sindacatura nella lista “Leali-progetto
per Messina”, Emilia Barrile.
“Da moderata cristiana, ho aderito a un progetto che non faceva riferimento soltanto ad un partito
ma ad un gruppo di lavoro impegnato attivamente per il territorio. Quel percorso, che mi ha vista al
fanco di referenti politici insieme ai quali ho aderito a Forza Italia, si è defnitivamente concluso,
perché è venuto meno il prerequisito del reciproco rispetto e del dialogo, nonché di quegli obiettivi
che ci eravamo posti di perseguire e che continuano ad animare il mio impegno civico e politico.
Lascio un partito che non ha mostrato apertura al confronto, fno all’ultima riunione tenutasi a porte
chiuse la scorsa settimana tra i suoi rappresentanti (eletti e non) al Royal. Un incontro al quale
hanno preso parte deputati in carica e uscenti ma, non mi risulta, alcun esponente che fosse voce
diretta del territorio. Mi preme precisare che i rapporti con qualche rappresentante di Forza Italia
restano ottimi e di valida interlocuzione, ma si tratta di eccezioni. Quel che non può lasciarmi
indifferente è una linea d’azione che non si è ritenuto di condividere e rispetto a cui non si è
interpellato alcun referente della città. Parlo di progetti e proposte, non di candidature. Quelle, nella
mia visione personale, vengono solo dopo e non possono essere imposte ma devono essere frutto
di una scelta condivisa.
Comprendo che a oggi manchi un direttivo cittadino, ma esistono donne e uomini che si sono
spesi in prima persona per far crescere un movimento che ad ora non sembra sapere, o per
meglio dire volere, ascoltare in alcun modo la città.
Esiste una comunità, quella vera, fatta di gente e attivisti e non solo di blasonati padri nobili o
presunti tali. Non mi sono mai sottratta al confronto e persino alle critiche. E ho cercato
interlocuzioni fno alla fne con chi fa parte o coordina Forza Italia, nella massima disponibilità
perché da politica so come si vive in seno ad un partito e credo d’aver ampiamente dimostrato di
saper accettare le scelte della maggioranza anche quando divergevano dalle mie idee. È altresì
vero, però, che il mio impegno è a servizio prima di tutto della gente che rappresento e non di un
simbolo di partito, quale che sia.
Non posso dunque proseguire il mio percorso all’interno di FI, i cui autoinvestiti vertici sembrano
sempre più attenti ad ascoltare solo se stessi. C’è una città a cui prestare orecchio, attenzione e
soprattutto a cui dare risposte. Chiudersi a riccio nelle stanze di un albergo non aiuta certo quel
dialogo che è alla base della democrazia nella quale mi piace credere”, conclude.