EMERGENZA ALLOGGI ALL’UNIVERSITA’ DI MESSINA: PIU’ DEL 91% DEI RICHIEDENTI E’ IDONEO NON BENEFICIARIO

Messina – Da pochi giorni l’ERSU di Messina ha pubblicato sul proprio sito le graduatorie in cui vengono elencati gli aventi diritto al servizio abitativo offerto dall’università di Messina: i dati che sono stati analizzati sono a dir poco agghiaccianti.

<<Dal 2019 lavoriamo a un’inchiesta annuale sui servizi erogati dall’università e l’ERSU, nello specifico borse di studio e servizio alloggi>>, commenta Michelangelo Billè, coordinatore del collettivo studentesco Link Messina – Studenti Indipendenti, continuando: <<Mai abbiamo visti dei dati così critici. Se nel 2019 gli esclusi dal servizio alloggio era solo il 20% degli studenti richiedenti, quest’anno ci è stato un incremento alquanto negativo con il solo primo anno che vede il 91,5% degli studenti idonei non beneficiari, e il resto degli anni fra triennali, magistrali e ciclo unico al 65%>>.

Gli idonei non beneficiari sono quei soggetti che hanno diritto al posto alloggio, ma che per mancanza di risorse o posti vengono esclusi o messi in lista d’attesa prima di ricevere un luogo in cui abitare. <<E’ una condizione che critichiamo da tempo>>, aggiunge il coordinatore: <<L’anno scorso con la pandemia gli idonei sono arrivati ad essere il 55%, è una condizione che non può più continuare. L’università deve essere aperta a tutte e tutti e garantire il diritto allo studio. Il Governo nazionale non ha stanziato nessun fondo per potenziare il diritto allo studio, chiediamo risposte>>.

La Seg. Unione Inquilini Messina, da tempo denuncia le condizioni abitative degli studenti universitari messinesi. Dal 2014, quando il Collettivo Pinelli ha occupato la Casa dello Studente, si è posta l’attenzione sulla riqualificazione e messa a servizio dell’Ente. Dopo 14 anni dalla chiusura, solo ora si sta procedendo a stanziare 4 milioni di euro per renderla utilizzabile. Nuovi impianti a norma e risparmio energetico con un piano per le attività ricreative e sociali. Tuttavia si prevedono tempi molto lunghi per avviare i progetti e indire le gare di appalto, circa un anno, al termine del quale saranno restituiti alla città 250 alloggi.

Inoltre verrà acquistato l’ex Hotel Riviera per la somma di 3,6 milioni e un importo di spesa non inferiore ai 10 milioni per l’appalto affidato a Fincantieri. Questo consegnerà 80 alloggi per studenti in condizioni di bisogno.

Dall’inchiesta svolta da “Link”, emerge una situazione abitativa allarmante, dei 1366 studenti idonei all’alloggio, 1079 si dovranno rivolgere al mercato privato, prima della consegna dei nuovi alloggi. Un mercato non regolamentato che grava sulle necessità esistenziali di chi vive una condizione economica precaria.

L’Università di Messina ha stanziato il progetto “CasaUnime”, che prevede 500 mila euro di investimenti per sopperire alla mancanza di alloggi, è evidente che anche questa misura si riveli insufficiente.

Pertanto riteniamo che sia necessario vigilare sulle gare d’appalto e sulla messa in opera dei lavori, non vogliamo che gli studenti debbano aspettare altri anni per la consegna degli alloggi.

Vista la situazione emergenziale, la collaborazione tra Enti è essenziale, così come quella tra Università e Sindacati, al fine di rendere più agevoli le condizioni di vita degli studenti e poter garantire il diritto Costituzionale allo studio.

Come organizzazioni sociali lotteremo affinché il diritto all’abitare diventi fondamentale all’interno dell’università. Per questo, per tutti gli studenti esclusi, lanceremo uno sportello d’aiuto con assistenza legale gratuita per cercare di risolvere questa situazione immorale ed ad alto rischio sociale.