DEBORA BUDA (FDI) E GIANMARCO LUZZA (FI): MESSINA, PISTE CICLABILI INUTILI IN PIENO CENTRO STORICO!

Messina – Apprendiamo (ancora una volta per vie non istituzionali) quanto previsto in via Geraci dove a brevissimo verranno smantellati i marciapiedi per realizzare l’ennesima, inutile, pista ciclabile, inizialmente prevista altrove.

Come mai è stata predisposta questa variante e chi l’ha richiesta e concordata? Il quartiere non si è mai espresso nonostante avrebbe certamente dovuto farlo.

“Nessuna richiesta è mai pervenuta né per le vie formali, né tanto meno a titolo informativo alla sottoscritta” precisa l’Avv. Debora Buda”, vicepresidente della IV Municipalità e Presidente della I Commissione Lavori Pubblici, la quale continua: “Farò una istanza di accesso agli atti per capire il perché di questa assolutamente immotivata variante che è stata immediatamente accolta al contrario di quella richiesta all’unanimità dalla IV Municipalità alla Passeggiata a mare dove, ricordiamo, sono stati letteralmente strappati degli scaloni storici di pregio”.

Numerosi risultano gli interventi migliorativi avanzati anche dal consigliere Gianmarco Luzza, che quotidianamente raccoglie le segnalazioni dei pochi commercianti ancora presenti in via Geraci.

Si ritiene opportuno valutare l’eliminazione del doppio senso di circolazione nel tratto della via Geraci, poiché genera ulteriore congestione e disordine, nonché considerare l’eventualità di invertire il senso di marcia nelle traverse successive” dichiara il Consigliere Gianmarco Luzza.

Il commercio cittadino sta morendo e gli esercenti del Viale San Martino e zone limitrofe, nonché i loro dipendenti continuano a lanciare gridi di allarme inascoltati.

Non è più tollerabile che, per il sol fatto di incassare finanziamenti europei, venga stravolta la viabilità del Centro Storico, recintando ciglioni di marciapiedi e rendendo ancora più isolati i commercianti della zona.

Chiediamo, quindi, con estrema urgenza di ripensare ai lavori e sentire gli interessati al fine di rivedere la fattibilità di un’opera che porterà solo disagi per la zona.