A.O.U. Policlinico “G. Martino” di Messina: Il bilancio e i saluti del DG Giuseppe Laganga

Il Direttore generale dell’A.O.U. Policlinico “G. Martino” di Messina Giuseppe Laganga, che dal 1° luglio lascerà l’incarico, nel corso di un incontro con la stampa, con i docenti e con il personale dell’azienda, ha tracciato un bilancio del suo ultimo biennio ai vertici dell’Azienda – prima come commissario e, dal giugno dello scorso anno, nel ruolo di DG – e ha indirizzato un saluto a istituzioni e cittadinanza.

Accanto a lui il Magnifico Rettore prof. Salvatore Cuzzocrea. Attraverso un collegamento Skype, è intervenuto l’Assessore regionale alla Sanità avv. Ruggero Razza.

Il dott. Laganga sarà direttore degli Istituti Clinici Scientifici “Maugeri” di Pavia.

In apertura, il Direttore sanitario dell’A.O.U. dott. Antonino Levita ha inaugurato “virtualmente” gli ultimi progetti realizzati, per i quali a causa dell’emergenza Covid non è stato possibile, nei mesi scorsi, organizzare specifiche iniziative. Ma, seppur fortemente impegnata sul fronte della pandemia, l’Azienda ha proseguito nei lavori. Così, oggi, sono a disposizione dell’utenza: un nuovo comparto di Terapia intensiva post operatoria per complessivi 5 posti letto al Pad. F; una rinnovata Terapia intensiva post operatoria al Padiglione H; un nuovo Hospice nell’ambito dell’Oncologia medica, al Padiglione H; una nuova sala operatoria integrata di endoscopia e chirurgia al Padiglione F (la prima sala ISO 5 della provincia di Messina); due nuove sale angiografiche al Padiglione E; una Stroke unit, completamente rinnovata, al Padiglione E; una nuova area presso la quale centralizzare tutti gli ambulatori delle strutture ubicate nel Padiglione H (endocrinologia, neurologia e dermatologia); 4 stanze di degenza presso la Neuropsichiatria infantile (Padiglione NI), ora dotata di 13 posti letto per ricoveri ordinari; il nuovo reparto di Ematologia al Padiglione H; la stanza del “Codice rosa” al Pronto Soccorso, dedicata alle vittime di abusi e violenze.

Il dott. Laganga ha ricordato la crescita di un’azienda che, nel 2008, quando lui iniziò il proprio percorso professionale all’interno del Policlinico non aveva neanche approvato i bilanci e che nel 2013, invece, ricevette l’Oscar di Bilancio della PA per la trasparenza dei bilanci e della comunicazione, conferito dal Presidente della Repubblica.

“È arrivato – ha detto il dott. Laganga – il momento dei saluti e dei doverosi ringraziamenti, che rivolgo innanzitutto a chi ha creduto nelle mie capacità e ha voluto darmi fiducia. Ho nella memoria e nel cuore le persone che in questi 12 anni hanno fatto sì che, con ruoli diversi, fossi ai vertici di questa magnifica Azienda e con le quali, parimenti, ho lavorato in piena condivisione.

Nella lettera che ho inviato ai docenti e al personale tutto del Policlinico per annunciare loro la mia decisione, ho avuto modo di ribadire soprattutto un concetto: se oggi posso sfruttare questa opportunità di carriera è perché, innanzitutto, sono stato alla guida di una squadra meravigliosa. Anzi, e posso dirlo senza esercizio di enfasi, di una famiglia meravigliosa.

E, ancora, le istituzioni tutte ci sono state vicine nel momento in cui abbiamo avuto bisogno e, dal canto nostro, abbiamo cercato di ricambiare sempre questa fiducia, facendoci trovare pronti quando è stato necessario. Non vi nascondo, ad esempio, che di fronte all’emergenza Covid non ho avuto un attimo di esitazione a mettere l’Azienda in prima linea. Forse per qualcuno si poteva adottare una strategia diversa, mantenendo un profilo più basso. Ma l’essere DEA di II livello non è soltanto una medaglietta da mettere nel cassetto e tirare fuori a convenienza.

Con la stampa il rapporto è stato sempre improntato sulla reciproca collaborazione. Non ho mai chiesto sconti, ma sicuramente ho ricevuto rispetto e correttezza. Per questo sono fiero, nell’andare via, che possa chiudersi un cerchio: la procedura per l’assunzione di due figure professionali che potranno portare alla creazione di un ufficio stampa.

Ho lasciato per ultima, ma non certo per importanza, la mia città. Partirò con l’orgoglio di un figlio del profondo Sud che da questa terra ha ricevuto tantissimo e ha sempre cercato di fare il massimo per ricambiare. Senza fare torto a nessuno, a Messina ed ai messinesi dico grazie due volte. Per avere adottato me come persona e il Policlinico universitario come simbolo.

Questi rapporti, con le istituzioni regionali e universitarie, con i docenti e il personale tutto dell’Azienda, con le istituzioni locali, con la stampa, con il territorio hanno reso la mia scelta difficile, difficilissima. Nel decidere, alla fine, ho comunque sviluppato la consapevolezza che qualunque cosa accadrà dirò sempre e comunque: sono messinese, sono siciliano, sono stato Direttore generale di una grande Azienda qual è il Policlinico universitario di Messina”.