Dino Bramanti sulla questione relativa all’Autorità Portuale

"Una delle priorità in caso di elezione a sindaco sarà la battaglia per la modifica della riforma Del Rio sui porti. Colgo con piacere l’appello rivolto da CapitaleMessina ai candidati sindaci su una delle problematiche dalle quali più di ogni altra dipende il futuro sviluppo della città.
La difesa dell’autonomia dell’Autorità portuale di Messina ha visto in prima linea CapitaleMessina, larga parte del mondo sindacale, l’associazione degli industriali nonché esponenti politici di diverse formazioni.
L’accorpamento con Gioia Tauro è un’imposizione che non possiamo accettare in nessun modo e che finirebbe con il penalizzarci oltre modo, trascinando l’AP di Messina nel vortice della crisi del porto calabrese.
Non vi è quindi alternativa alla richiesta di un’Autorità portuale autonoma, sotto ogni punto di vista, sia economico che gestionale. L’AP dello Stretto costituirebbe anche la base per successivi indispensabili passaggi, come l’inserimento di Messina tra i porti core nel 2019 e la concretizzazione di una ZES che sia da volano per il territorio.
Ho sollecitato in questa direzione il Presidente della Regione Nello Musumeci, che nelle scorse settimane ha già accolto l’appello proveniente da Messina e quanto prima chiederò alla deputazione messinese che vorrà aderire ad un tavolo tecnico, di sostenere in ogni sede possibile questa battaglia.
La mancanza di determinazione dell’ex governatore Crocetta ha causato danni che per fortuna siamo ancora in tempo a scongiurare.
La nostra città, dal punto di vista naturalistico e storico, ha un legame indissolubile con il mare che non può ci essere negato e che, anzi, deve essere ritrovato. Basti pensare alla mitologia, con la leggenda di Colapesce e al culto, sempre molto sentito, delle Madonne marinare. Messina è, quindi, sinonimo di mare".