"Intanto sono avvocato e torno a fare la mia professione". Così il presidente uscente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, ai cronisti che gli chiedevano se si candiderà a sindaco di Messina, dopo la mancata rielezione all’Ars. "Sto costruendo un programma insieme a tanti. Liberi e forti è il nome del progetto che richiama il messaggio di Don Luigi Sturzo – ha spiegato Ardizzone -. Bisogna essere veramente forti sapendo qual è il rischio che si corre in una città molto complessa com’è Messina. Certamente, sto contribuendo a scrivere un buon programma". E ha aggiunto: "Accorinti rappresenta il male minore rispetto a quello che sta succedendo in città. Da messinese ho molta tristezza e ho dichiarato che il mio partito in futuro potrà essere Messina. Abbiamo avuto tanti cambi di casacca, un segretario regionale del Pd che è diventato responsabile di FI e che risponde al nome di Genovese, abbiamo nel Pd persone che di sinistra non hanno assolutamente nulla. C’è da rimanere smarriti. C’è bisogno di recuperare tanta coscienza civica a Messina e fare uscire le persone dallo stato di bisogno. Perchè quando c’è questo il voto è condizionato", ha concluso.
