
"Quanto accaduto ieri nella zona di Bisconte non posso dire che mi abbia sorpresa", così la consigliera comunale del Gruppo Misto, Daniela Faranda, a seguito di quanto occorso nella giornata di mercoledì a Bisconte.
"In una situazione di degrado di una zona abbandonata, che abbandonata resta nonostante le promesse dell’amministrazione, si è deciso in modo scriteriato – come ho più volte sottolineato – di creare un centro di accoglienza che oggi, inevitabilmente, sta scoppiando. Ritengo che accoglienza significhi ben altro. I cittadini sono esasperati e lo sono due volte: la prima perché si ritrovano soli senza un’interlocuzione istituzionale credibile che accolga e cerchi davvero di risolvere la loro difficile situazione. Ed è evidente il livello di abbandono di quella zona, ma non solo di quella: niente luce da mesi, un torrente ridotto a discarica, sozzura ovunque anche a causa dell’irregolarità della raccolta rifiuti. Una situazione che oltrepassa il limite della decenza.
La seconda perché si impone loro una convivenza che non ha regole nè controlli adeguati. Il risultato è che a Bisconte si è seduti su una polveriera che, come prevedibile, sarebbe esplosa prima o poi e l’ho detto in tempi non sospetti, non c’è bisogno di Cassandra per prevedere una cosa così ovvia. Così come non è da escludere che episodi come quello di ieri possano replicarsi altrove. Compito delle istituzioni è anche prevenire, cosa che questa amministrazione non ha mai fatto", conclude.