contro gli stupri militarizziamo le guardie mediche

Eh,si..so benissimo che quando scrivo riflessioni e proposte (su La Sicilia o internet) su temi scottanti quali femminicidi, migranti, vaccini, terrorismo e altro vengo spesso “ignorato” (dai lettori) o, peggio, insultato e offeso perché uso argomenti “politicamente scorretti” o ritenuti “al limite” di convenzioni e leggi. Ciò non toglie che ritengo mio dovere ribadirli a beneficio di quanti volessero rifletterci sopra (e ce ne sono pure tanti) per condividerli o respingerli. Mi limito alla ultima aggressione sessuale subita dalla sfortunata dottoressa della guardia medica di turno a Trecastagni (Catania), in balia di uno stupratore per ore e salvatasi materialmente grazie all’intervento dei Carabinieri chiamati (con senso civico) da una famiglia che aveva udito le invocazioni di aiuto. Uno stupro messo in atto dopo la aggressione di un anno fa a Nicolosi e a pochi giorni da quella di Graniti (siamo sempre in Sicilia). Abbiamo ascoltato, letto, discusso di incontri, promesse, proposte e proteste..tutte inutili !! Fatto sta che, come vergognosamente dimostrato, non è cambiato nulla (almeno in Sicilia). Visto che le istituzioni locali e nazionali non sono in grado di risolvere il problema e non essendo tollerabile che le dottoresse in servizio debbano ricorre a “scorte” di familiari e amici, passiamo ad altre possibilità: in mancanza di poliziotti e carabinieri sufficienti alla bisogna, utilizziamo l’esercito per “piantonare le postazioni” e,quando la professionista debba effettuare visite domiciliari, il militare (uno basta e avanza) la segua “in missione” ..ovviamente armato di pistola e mitra !! Ai benpensanti buonisti e affini, sempre pronti ad insorgere contro le “militarizzazioni ”, rispondo che è facile pontificare con l’utero delle altre !! E che, attualmente, le guardie mediche nostrane sono praticamente avamposti in territorio “ostile”, modello Afghanistan. Se poi il solito governo imbelle di turno tremasse solo alla idea..almeno conceda alle eroine (per necessità) che volessero continuare ad esercitare questa pericolosissima professione di armarsi direttamente (dopo apposito addestramento) e di essere sempre in coppia in servizio..esattamente come previsto per i militari e per tutte le forze dell’ordine !!

Vincenzo Mannello