
Preg.mo Direttore,
mi trovo per mezza giornata fuori città. Come di consueto navigo per i siti locali. Mi pare che nella pagina home di IMGpress … non vi sia traccia dell’odierno argomento peloritano.
Strano. Strano ma – al momento – vero. Posso permettermi di guastare l’etica e l’estetica della Sua testata? Con curiosità attendo l’esito della delibera consiliare di stasera. Lei no?
Forse, non riuscirò – diciamo in diretta – a conoscere le sorti prossime di Messina. Peraltro, si stanno esaurendo le batterie del cellulare. Il Consiglio che farà? Sarà ancora Sindaco Accorinti? La domanda non consente pronostici. Intanto, fischietto. Ho un motivo musicale in testa. Lo propongo con qualche chirurgica variazione nel testo. Se vuole, può condividere con me. Fischiettare in un momento così critico, così duro, così drammatico!? Fischiettare si. Se ogni tanto ci si mettesse a fischiettare ci suggerisce Mike Dooley … «Se, ogni tanto, ti mettessi a fischiettare; se ogni mille passi, facessi un salto; se lanciassi una pietra in uno stagno; se andassi a ballare ogni notte di luna piena, o se ballassi da solo, al buio; se ti vestissi di tutto punto, anche senza un posto dove andare…soltanto per risvegliare un po’ di speranza, non importa quanto possano sembrare sciocche o insensate le tue azioni al resto del mondo, perché la magia farà la sua comparsa, radunerà amici, creerà connessioni, allineerà le stelle, nasceranno nuove opportunità, le casualità non saranno più tali e prenderanno forma nuove realtà che ora non puoi neanche immaginare».
Torniamo a noi.
Mi scuserà Elio ma anche a questa latitudine vi sono storie tese. Parcheggi abusivi, applausi abusivi, villette abusive, abusi sessuali abusivi; tanta voglia di ricominciare abusiva. Appalti truccati, trapianti truccati, motorini truccati che scippano donne truccate; il visagista delle dive è truccatissimo. Papaveri e papi, la donna cannolo, una lacrima sul visto:
Fiducia sì, fiducia no, fiducia bum, la strage impunita. Puoi dir di si puoi dir di no, ma questa è la vita. Prepariamoci un caffè, non rechiamoci al caffè: c’è un commando che ci aspetta per assassinarci un po’. Commando si commando no, commando omicida. Commando pam commando papapapapam, ma se c’è la partita il commando non ci sta e allo stadio se ne va, sventolando il bandierone non più il sangue scorrerà; infetto sì? Infetto no? Quintali di plasma. Primario si primario dai, primario fantasma, io fantasma non sarò e al tuo plasma dico no. Se dimentichi le pinze fischiettando ti dirò “fi fi fi fi fi fi fi fi ti devo una pinza, fi fi fi fi fi fi fi fi, ce l’ho nella panza”.
Viva il crogiuolo di pinze. Viva il crogiuolo di panze. Quanti problemi irrisolti ma un cuore grande così. Messina sì Messina no Messina gnamme, ‘nni facemu na ghiotta.
Messina sob Messina prot, la terra dei cachi. Una pizza in compagnia, una pizza da solo; un totale di due pizze e Messina è questa qua. Fufafifi fufafifi Messina evviva. Messina perfetta, perepepe’ nanananai. Una pizza in compagnia, una pizza da solo: in totale molto pizzo, ma Messina non ci sta. Messina sì Messina no, Messina si ue’ , Messina no ue’ ue’ ue’ ue’ ue’ . Perché la terra dei cachi è la terra dei cachi. No.
Emilio Fragale