Voto sì o voto no?

di Roberto Gugliotta

Cari buddaci, come siamo cambiati in fretta. Come siamo cambiati in profondità. Nel giro di qualche anno siamo passati dal culto della "convivenza" all’adorazione della "risorsa". Ieri eravamo fedeli ai signori del vapore oggi non possiamo non dirci rivoluzionari. In così poco tempo: non è clamoroso? Fino a pochi anni fa, se ci arrivava in casa un disastro, se ci pioveva addosso qualcosa di sgradevole si scuoteva il capo e si dichiarava pensosi: dobbiamo rassegnarci a convivere con il il tangentista, il palazzinaro, il giudice lesto di mani, il medico dei pazzi. Cos’altro si può fare? Rischiavamo di diventare una comunità di conviventi. Poi qualcuno per fortuna protestò. Dichiarando di non aver nessuna intenzione di convivere con ospiti così sgradevoli. Epperò non esageriamo, ci ricordavano subito dopo. Ci sono delitti e delitti. Corrotti e corrotti. Medici e medici. Proprio per niente. Oggi è tutto cambiato, profondamente. Se si profila all’orizzonte l’eventualità di una fastidiosa nuova campagna elettorale e per scoprirlo i messinesi devono seguire mamma rai, figurarsi, uno spottone per il canone. Voto sì o voto no? Bisogna piuttosto convincersi che quell’eventualità è solo in apparenza tutta negativa. Solo perché noialtri non sappiamo "pensare positivo". A guardar bene anche quella negativa eventualità può rivelarsi (o convertirsi in) un’occasione, in una opportunità. Infine – e trionfalmente – in una Risorsa (maiuscola per la circostanza). Riflettiamo: il nostro profeta Renato Accorinti è davvero il sindaco che può far rialzare la testa alla comunità? E la sua squadra di assessori è la nostra migliore risposta per l’emergenza della spazzatura, del territorio, della riqualificazione urbana? E dell’acqua che arriva nelle tubature dei cittadini a settimane alterne, ne vogliamo parlare? Quante volte non abbiamo visto – in televisione o nei convegni – l’Assessore. Un assessore qualsiasi di questa Giunta, fortemente turbato dall’ultimo terremoto politico – giudiziario, che ha rovinosamente sconnesso il suo viver civile? Dopo aver tuonato contro l’incuria dei sindaci (passati e futuri), l’Assessore dirà – possiamo esserne certi – che quella disgrazia, se ben si considera, può anche diventare una occasione di rilancio e di sviluppo, una opportunità. Pausa. Insomma, una Risorsa. Per quanto mi riguarda, ho contato una buona diecina di ricorrenze del magico termine "risorsa". Ecco perché condivido, per filo e per segno, il pensiero di Emilio Fragale: Tranquilli… all’Arena di Giletti… non c’era Renato… ma la controfigura del social FB "Accorinti Malvagio". Infatti, Renato che chiama per tu e abbraccia giornalmente tutti i consiglieri (tutti i suoi consiglieri comunali… non ne aveva quaranta?) non si rivolgerebbe mai nei loro confronti apostrofandoli "questa gente". Questa gente, nei prossimi giorni, sarebbe chiamata a presenziare in aula per votare sia al delibera su un conto consuntivo (quello 2014) su cui vi e’ stata una sonora bocciatura da parte dei Revisori dei Conti (bocciatura in tronco … perché non rimedibiabile da parte della giunta se si considera che sui debiti fuori bilancio risulta che dieci dipartimenti hanno taciuto) sia il bilancio preventivo (si … il bilancio preventivo a anno consunto)”. Ma se invece dei bilanci quelli del Sistema "Cambiamo Messina dal basso" avessero letto Tex, cambiava qualcosa? Mi sa di no. E’ sempre questione di cultura. Col nuovo che pare avanzi, e il vecchio che non indietreggia, non so dirvi come e quando ma un bel giorno cambierà. Coraggio buddaci!