
di Diego Costa
Per la maggior parte della gente, in Italia, la vita è diventata arte di arrangiarsi, se non scuola di sopravvivenza. Prima di addormentarmi, questa notte, mi ponevo una strana domanda: ma c’è qualcuno in Italia che si vergogna?
Voi che siete strapagati per "fare la politica" ovvero per scrivere dettati e alimentare finzioni, rubare soldi pubblici e cercare escamotage (cambio della costituzione, censura e quant’altro) che possano consentirvi di fare i vostri giochini sporchi… e intanto sottopagare portaborse che ne sanno centomila volte più di voi… Voi, non vi vergognate?
Voi che vi lamentate che c’è la crisi, e indicate i poveri diavoli che fuggono da fame e da guerra, da povertà e da malattie… e intanto accumulate i soldi in banca, o li portate all’estero… voi, non vi vergognate?
Voi che avete posti sicuri e fate poco o nulla al giorno, ma pure vi lamentate perché non c’è più nulla di sicuro, salvo lo stipendio, sia pure calato ma sempre stipendio… E intanto proponete lavoro, opportunità così opportune da essere GRATIS (Il lavoro GRATIS non esiste! Dite semmai che potete pagare poco, ma pagate! PA-GA-TE!!) Voi non vi vergognate neanche un pochettino a giocare con la buona fede degli altri?
E voi? Voi che avete ottenuto la 416 piangendo di fronte ad amici che contano tra i corrotti, no, i corruttibili… e decretate la morte professionale della gente a 50 anni per poter portare avanti la vostra "impresa" facendo gli strozzini con gli aspiranti… voi… non vi vergognate?
E voi, galoppini di questi ultimi, lingue formato red carpet, lacchè in giacca e cravatta, che millantate ruoli direzionali, capi di questo e di quello, arruolati per inchinarvi ai potenti, misurando il vostro "potere" su chi sta sotto (che duri!) e per tradire i vicini di scrivania. Voi, cervelli all’ammasso, non vi vergognate?
Alzi la mano. Chi ha una coscienza? E siamo qui a riempirci la bocca di belle parole… il bene comune… a scandalizzarci per la disillusione espressa imbrattando muri o sporcando piazze o sballando la sera… Siete voi i colpevoli, non loro! Voi, i primi a considerare il bene comune qualcosa di vostra proprietà.
Ci vorrebbe un mondo alla rovescia, i truffati al posto dei truffatori. E viceversa. Stare senza lavoro, a una certa età, è umiliante, condannare i giovani a una vita saltuaria, salvo miracoli, lo è altrettanto.
Ma sì, seguite i vostri Pifferai Magici, i Profeti che vedono la ripresa e nuove imprese, e tutti quelli che, per convenienza, dicono che il peggio è passato. Hanno venduto l’anima? O forse una parte del corpo meno nobile che coincide con la loro anima?